Coronavirus e cibo a domicilio: come la paura cambia in consumi alimentari in Cina

Cresce il food delivery ed è stato avviato un servizio di consegne "senza contatto": ecco come il Coronavirus cambia i consumi alimentari in Cina.

Coronavirus e cibo a domicilio: come la paura cambia in consumi alimentari in Cina

La paura da Coronavirus cambia i consumi alimentari in Cina, facendo crescere il business delle consegne di cibo a domicilio.

La ricaduta del panico per il nuovo virus nato a Wuhan non coinvolge solo i ristoranti cinesi in Italia, da cui i consumatori si stanno tenendo spesso alla larga senza un reale motivo. Anche in Cina si registrano nuovi trend di consumo conseguenti all’ordine di uscire il meno possibile di casa. Dunque per mangiare cosa si fa? Si ordina a domicilio. È quanto afferma Meituan, uno dei principali servizi di delivery in cina, con 5,9 milioni di rivenditori partner 700.000 corrieri attivi su base giornaliera. Contatti che sono aumentati moltissimo dall’inizio dell’epidemia.

Il numero di ordini di consegna di generi alimentari effettuati durante le due settimane in cui i dati sono stati raccolti (tra il 26 gennaio e l’8 febbraio) è aumentato di quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In più, la società di consegne a domicilio ha messo in atto un servizio di consegne senza contatto, che è stato richiesto da oltre l’80% di tutti gli ordini effettuati in quel periodo e dal 95,1% degli ordini, se si guarda alla città di Wuhan, epicentro dell’epidemia.
L’azienda ha inoltre affermato di essere a corto di fattorini, dato l’improvviso aumento delle richieste di delivery e la difficoltà a trovare lavoratori disposti a uscire di casa.

[Fonte: Business Insider]