Curiose indicazioni arrivano dalla Russia in merito al loro vaccino anti Coronavirus, lo Sputnik V. Se qui da noi giungono raccomandazioni del tipo “Attenzione alle persone con gravi allergie alle spalle”, in Russia salta fuori il divieto di bere alcol dopo il vaccino in quanto si andrebbe a diminuirne la risposta immunitaria.
A dire il vero non è un proprio divieto, ma se il responsabile della tutela della salute dei consumatori, Anna Popova, fa un annuncio nel quale spiega che chi si vaccina contro la Covid-19 con il vaccino russo Sputnik V dovrebbe evitare di bere alcolici per circa due mesi, ecco che il consiglio assume quasi un alone di obbligatorietà.
Inutile dire che i russi non hanno proprio gradito questa indicazione: secondo loro è irragionevole, non toccategli l’alcol e la vodka. In teoria il vaccino Sputnik V verrà concesso in licenza tramite un processo accelerato ben prima della fine degli studi clinici: verrà somministrato a personale medico, personale dell’esercito e soldati, insegnanti e assistenti sociali a inizio settimana.
Secondo quando spiegato da Anna Popova, coloro che intendono vaccinarsi con tale prodotto deve smettere di bere alcolici due settimane prima della prima iniezione e poi evitare di assumerli per almeno 42 giorni. Ovviamente, considerando che bisogna fare due iniezioni a distanza di 21 giorni, tale periodo raddoppia.
Il fatto è che l’alcol è in grado di diminuire la risposta immunitaria dell’organismo, il quale non riuscirebbe a produrre un numero sufficiente di anticorpi atti a proteggere dalla malattia. Il concetto è semplice: se fai il vaccino russo e vuoi ottenere una corretta risposta immunitaria, devi smettere di bere.
Al che i russi hanno protestato. Secondo una cittadina di Mosca è altamente improbabile non bere alcolici per 80 giorni. Anzi: lo stress della rinuncia all’alcol, soprattutto in periodo di feste, avrebbe maggiori effetti collaterali del vaccino.
A cercare di parare il colpo è stato Alexander Gintsburg, il creatore del vaccino. Sul canale Twitter di Sputnik V, infatti, ha ridimensionato la questione: se si beve un bicchiere di champagne, questo non fa male nemmeno al sistema immunitario. Tuttavia ha anche ammesso che bisognerebbe comunque ridurne il consumo dopo la vaccinazione, per dare il tempo all’organismo di produrre anticorpi.