Coronavirus: l’epidemia mette a rischio la Coca Cola light

Difficoltà nel reperire le materie prime dalla Cina: così il Coronavirus può impattare anche sulla produzione della Coca Cola Light.

Coronavirus: l’epidemia mette a rischio la Coca Cola light

L’epidemia mondiale di Coronavirus potrebbe mettere a rischio la produzione di Coca Cola Light. A renderlo noto è la stessa Coca Cola, che nella sua relazione annuale parla di  “ritardi nella produzione ed esportazione” di ingredienti provenienti dalla Cina, inclusi i dolcificanti a zero calorie normalmente utilizzati per produrre la versione “Diet” della più celebre bevanda al mondo.

“A seguito dello scoppio del nuovo Coronavirus COVID-19, a partire da gennaio 2020, i nostri fornitori in Cina hanno subito alcuni ritardi nella produzione e nell’esportazione di questi ingredienti”, si legge nel rapporto. “Abbiamo avviato piani di approvvigionamento di emergenza e non prevediamo un impatto a breve termine a causa di questi ritardi. Tuttavia, potremmo vedere forniture più strette di alcuni di questi ingredienti a lungo termine qualora le operazioni di produzione o esportazione in Cina dovessero deteriorarsi”.

Oltre a mettere la Diet Coke a rischio produzione, il Coronavirus è – come è ovvio – un argomento anche nella redazione di bilanci e previsioni, anche in un’azienda gigantesca come quella a capo di Coca Cola. Nel rapporto, infatti, la multinazionale dichiara senza mezzi termini che si aspetta un’influenza negativa sui risultati finanziari legati al primo trimestre del 2020, senza riuscire a fare previsioni più a lungo termine. “Vi è incertezza sulla sua durata e sul suo impatto più ampio, e quindi sugli effetti che avrà sulla nostra attività”, afferma il rapporto. La posizione ufficiale di Coca Cola Italia, tuttavia, punta a rassicurare i consumatori: “Tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company prodotti e commercializzati in Italia non contengono ingredienti provenienti dalla Cina. Per questo motivo, al momento non prevediamo alcun impatto sui nostri clienti e consumatori. Continueremo a monitorare la situazione e ad adottare tutte le misure necessarie” spiega l’azienda.

[Fonte: Business Insider]