Crisi alimentare: Syngenta, colosso agrochimico, propone uno stop all’agricoltura biologica

A proporre questa soluzione drastica - e che ha generato non poca polemica - il numero uno di Sygenta, Erik Fyrwald in una intervista rilasciata alla stampa svizzera.

Crisi alimentare: Syngenta, colosso agrochimico, propone uno stop all’agricoltura biologica

Stop all’agricoltura biologica per incrementare la produzione di cibo e sventare l’eventuale crisi alimentare che potrebbe coinvolgere il mondo intero, situazione esacerbata dalla guerra in Ucraina.

A proporre questa soluzione drastica – e che ha generato non poca polemica – il numero uno di Sygenta, Erik Fyrwald in una intervista rilasciata alla stampa svizzera. Un attacco diretto all’Italia, fanno sapere da Coldiretti: “L’attacco della multinazionale Syngenta al biologico colpisce direttamente l’italia che è leader europeo nel numero di imprese agricole bio con ben 70mila produttori, con oltre 2 milioni di ettari coltivati”.

“Occorre lasciare agli imprenditori la libertà di decidere cosa produrre sulla base dei propri interessi e della domanda dei consumatori” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini  nel sottolineare che “viviamo in una economia di mercato dove a decidere cosa produrre non può essere di certo la cinese Syngenta”.

Il Ceo di Syngenta – gruppo specializzato, tra le altre cose, nella produzione di prodotti fitosanitari e sementi – ritiene che l’agricoltura biologica favorisca il consumo di terra, danneggia anche il clima e garantisce rese che possono essere inferiori fino al 50% a seconda del prodotto.

“Oggi l’agricoltura italiana – sottolinea Coldiretti – è la più green d’Europa, con 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Dop/Igp, 5333 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico e nella biodiversità ma anche il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari” continua il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’evidenziare il taglio record del 20% sull’uso dei pesticidi che al contrario aumentano in Francia, Germania e Austria nell’ultimo decennio, secondo Eurostat.