Crisi miele: rincaro materie prime e anomalie climatiche porteranno a un aumento dei prezzi

Il settore del miele sta vivendo una crisi senza precedenti che porterà a un aumento dei prezzi allo scaffale.

Crisi miele: rincaro materie prime e anomalie climatiche porteranno a un aumento dei prezzi

L’industria italiana del miele continua a versare in una crisi senza precedenti legata al rincaro delle materie prime, che porterà inevitabilmente a un aumento dei prezzi allo scaffale.  Protagonista in negativo, ancora una volta, è il cambiamento climatico, che negli ultimi tre anni ha decimato la produzione nostrana.

miele

I dati rilevati dall’Osservatorio Nazionale Miele confermano la situazione di assoluta criticità. Nel 2021 la produzione media del miele d’acacia è ferma a circa 2,64 kg per alveare: un risultato che, paragonato alla produzione media degli ultimi 5 anni di 20 kg, è assolutamente disastroso. Discorso analogo per il miele di agrumi, la cui produzione media di quest’anno si adagia intorno ai 3,75 kg per alveare contro una media negli ultimi 5 anni che invece si aggirava intorno ai 22.

E il panorama estero non è affatto migliore, come sostengono gli stessi addetti ai lavori: la crisi legata alle anomalie climatiche interessa l’intero globo, e va a sommarsi ai forti incrementi dei prezzi dell’energia e dei trasporti necessari per importare il miele via terra e via mare. Raffaele Terruzzi, presidente del Gruppo Miele e altri Prodotti dell’Alveare di Unione Italiana Food, non ha alcun dubbio: “Si tratta di una situazione molto difficile per il settore che non ha eguali. L’industria non riesce più a sostenere da sola gli esorbitanti incrementi dei costi e il peso delle avversità che colpiscono il comparto. Così rischiamo il collasso del settore”.