Da qualche parte il drink dell’estate è lo Spaghett, ma non ha nulla a che fare con la pasta

Si chiama Spaghett, ma con la pasta ha poco o nulla a che vedere. È economico, scalabile, facilmente riproducibile… Ma in cosa consiste? E perché è tanto popolare?

Da qualche parte il drink dell’estate è lo Spaghett, ma non ha nulla a che fare con la pasta

Chiamatelo un po’ come vi pare – Spaghett, trailer park spritz, hobo Negroni: non cambia il fatto che dall’altra parte dello stagno, nella terra a stelle e strisce, è il drink dell’estate. È economico, scalabile, facilmente riproducibile… Ma in cosa consiste?

Step numero uno: prendete una bottiglia di birra. Piena, com’è ovvio; e di marca Miller High Life se volete obbedire a ogni passo della ricetta. Secondo passaggio: un cucchiaio di Aperol. Imbuto consigliato ma non obbligatorio. Tre: una spruzzata di succo di limone, anche se – dicono gli amici statunitensi – questo passaggio può tranquillamente essere balzato a piè pari. Conclusione: bere direttamente dalla bottiglia.

Ma perché piace tanto?

aperol spritz

I numeri raccontano una storia eloquente. I dati redatti da Square, una piattaforma di pagamenti, mostrano che nella prima metà dell’anno in corso gli ordini di Spaghett sono aumentati del 65% su base annua, e addirittura del 1000% rispetto al 2022. E nell’ultima manciata di settimane – leggere: dall’inizio dell’estate – le ricerche a tema su Google hanno subito una notevolissima impennata. Insomma: va forte, e l’abbiamo capito.

La natura della popolarità è da ricercarsi nella legge del numero. In una città come New York, si legge sul NY Post, un semplice Aperol Spritz può arrivare a superare i venti dollari; e a furia di stringere la cinghia si finiscono i buchi. In altre parole: le persone sono disposte a rinunciare a molto, e gli ultimi cinque anni hanno obbligato tanti a farlo, ma la mezz’ora di spensieratezza è sempre meno negoziabile.

Il dado è tratto. La gente vuole distrarsi, che le news vomitano schifezze e il carrello della spesa, a fronte di un portafoglio sempre più magro, rimane ostinatamente vuoto. Enter lo Spaghett: gusto simile, prezzo decisamente più abbordabile. L’aperitivo al gusto recessione. Ma com’è nato?

La leggenda narra che sia venuto alla luce in quel di Baltimora nell’ormai lontano 2016, e che abbia passato i primi mesi – anni? – di vita come leggenda metropolitana tra gli addetti ai lavori. Passano gli anni, arrivano tempi che insomma lasciamo perdere, e la gente necessita di soluzioni a basso costo. I locali più casual trasformano una chimera da retrobottega a punto fermo nei menu, e les jeux sont faits.