Dalla Coca-Cola al +484%, tutti gli aumenti di prezzo degli autogrill italiani

Da nord a sud dello Stivale, Altroconsumo attraversa un casello dopo l'altro per indagare sulla situazione dei prezzi nelle aree di sosta.

Dalla Coca-Cola al +484%, tutti gli aumenti di prezzo degli autogrill italiani

Le stazioni di sosta mutano, aprendosi negli ultimi anni a un’offerta diversificata firmata anche da grandi nomi della ristorazione italiana (come ALT Stazione del Gusto di Niko Romito), ma una certezza rimane: l’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari una volta superato il casello. L’ennesima conferma ci arriva dalla nuova indagine di Altroconsumo, che analizza i cartelli dei prezzi in 16 aree di servizio di sei marchi diversi: Autogrill, Chef Express, My Chef, Hermes, Sarni, Ristop. Da Milano a Napoli, una bottiglia di Coca-Cola costa il 484% in più rispetto ai supermercati.

Come sono cambiati i prezzi in area di sosta

Altroconsumo autogrill 2025Dal sito di Altroconsumo

Gli italiani in ferie lo sanno bene: a preparare qualche panino imbottito prima della partenza, si viaggia un po’ più pesanti, ma di certo più leggeri nel portafoglio. Perché i costi dei generi alimentari (dalla colazione al pranzo, passando per la merenda confezionata) nelle stazioni di servizio sono sempre più elevati.

E a dirlo non è una vaga sensazione generalizzata – seppur di certo presente –, ma i dati di Altroconsumo, che ancora una volta ci offrono una panoramica della situazione sosta sulle autostrada italiane. L’associazione per la tutela dei consumatori si è messa in auto e ha saggiato i prezzi di cornetti, panini, gelati e bevande serviti nelle aree di rifornimento da nord a sud del Paese.

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Quattro le città prese in esame (Milano, Roma, Napoli e Venezia), e 16 punti di sosta di sei gruppi diversi (Autogrill, Chef Express, My Chef, Hermes, Sarni, Ristop). Cosa ci dicono i dati? Nonostante la diminuzione di alcune etichette rispetto al 2024 – in alcuni casi anche notevole, come il -28% per un pacchetto di patatine classiche – le cifre da sborsare sono sempre e comunque estremamente superiori a quelle richieste nei punti vendita dentro le mura cittadine. La differenza rispetto ai supermercati viaggia tra il +16% per un cappuccino e il +484% per la Coca-Cola.

Nel mezzo ci troviamo percentuali variopinte, ma mai troppo sorridenti: +47% per un cornetto, +145% per un gelato in stecco al cioccolato, +405% per l’acqua. Per dare qualche cifra più tangibile, se nella GDO cittadina la Coca-Cola costa in media circa 1,39 euro al litro, in un’oasi autostradale la stessa quantità si aggira intorno agli 8 euro al litro. E voi, come lo preparate ‘sto panino?