Davide Oldani apre un temporary restaurant di fronte al D’O, in piazza

Parte oggi Pan'Cot, il temporary restaurant di Davide Oldani: un progetto di riscoperta della tradizione in una tensostruttura in piazza di fronte al D'O.

Davide Oldani apre un temporary restaurant di fronte al D’O, in piazza

Lo chef Davide Oldani annuncia l’apertura di un temporary restaurant a Cornaredo, proprio di fronte al ristorante D’O, nella piazza della Chiesa del Paese. Un progetto nuovo, che arriva in un anno certo non facile, anche se segnato dal raggiungimento dell’obiettivo delle due stelle Michelin per lo chef.

L’idea del temporary restaurant “Pan’Cot”- così si chiama il progetto pop up dello chef, che apre oggi, 29 aprile, e che durerà un mese, fino al 30 maggio – è venuta ai ragazzi della brigata del ristorante (Davide Novati, Manuele Pirovano, Alessandro Procopio, Wladimiro Nava, Matteo Romanò, Riccardo Merli e Filippo Amodeo), come spiega lo chef Oldani annunciando il progetto.

“Questa iniziativa è importante per la squadra del D’O per rimettersi in carreggiata”, spiega lo chef del D’O in un’intervista a Adnkronos in cui racconta la nuova apertura Il Pan’Cot, come fa presagire il nome (quello di “un pane arrostito” a forma di ciambella tipico della tradizione milanese), sarà un luogo di riscoperta della tradizione, dove la ricetta che dà il nome all’insegna sarà protagonista del menu.

Nel rispetto delle nuove normative riguardanti le aperture dei ristoranti – fa sapere Oldani – il Pan’Cot sarà aperto a pranzo e a cena 6 giorni a settimana sotto una tensostruttura. In fondo, sembra anche una buona idea per ripartire macinando un po’ di coperti: sempre difficile infatti pensare il fine dining all’aperto, soprattutto quando non si hanno spazi dedicati a disposizione. Se una tensostruttura può funzionare per una trattoria moderna, di certo è meno adatta a una cena stellata. E allora, meglio organizzarsi, in attesa di tempi migliori. Ed è ancor più lodevole che questo spirito di iniziativa arrivi dai ragazzi della brigata, che in qualche modo sono il futuro della ristorazione e che devono avere una visione lucida di come stanno le cose.

[Fonte: AdnKronos]