Dehors: anche Roma concede l’occupazione del suolo pubblico

A Roma fino al 31 dicembre e in via eccezionale a causa dell'emergenza Covid ristoranti e bar potranno occupare il suolo pubblico davanti al locale, anche senza un regolamentare dehors.

Dehors: anche Roma concede l’occupazione del suolo pubblico

Il Comune di Roma allarga i parametri per l’occupazione del  e consente ai bar e ai ristoranti di mettere tavolini e sedie negli spazi antistanti gli esercizi, per permettere loro di servire cibi e bevande all’aperto anche se non sono dotati di un regolamentare dehors.

Come è avvenuto anche in altri comuni, dunque, via libera a tavolini “di modico ingombro” sui marciapiedi e sulle strade, per quegli esercizi che non hanno “gli spazi sufficienti per occupare il suolo pubblico usufruendo della disciplina regolamentare transitoria ed emergenziale già in vigore a Roma”.

“Con l’approvazione di oggi, diamo ulteriori strumenti a un comparto che, a causa delle restrizioni, è stato enormemente penalizzato dall’inizio della pandemia. Vogliamo sostenere gli operatori che hanno spazi esterni insufficienti per le attività di somministrazione. Come amministrazione ci siamo messi in una posizione di ascolto delle istanze degli operatori che hanno esaurito la pazienza di aspettare nuove disposizioni: nessuna discriminazione per gli esercenti che finalmente potranno fruire di una possibilità importante per lo sviluppo della loro attività. La nostra Amministrazione c’è e ascolta le richieste delle categorie che hanno bisogno di aiuto”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Gli esercizi pubblici, in “via eccezionale e transitoria a causa del protrarsi dell’emergenza Covid”, potranno chiedere – con l’apposito modulo e fino al 31 dicembre 2021 – “ l’occupazione dello spazio prospiciente le proprie vetrine, nel limite massimo di un metro, perpendicolarmente alle vetrine stesse e per tutta la loro lunghezza, con esclusione degli spazi d’accesso”.