Bloccato in ufficio con un quel languorino che non vuole accennare ad andarsene? Ci piace credere che si tratti di una condizione che, dopo aver provato le comodità dello smart working, sia diventata difficile da sopportare – portando così a una notevole crescita di ordinare su Deliveroo per la pausa pranzo o per uno snack veloce alla scrivania. Secondo la stessa azienda di delivery, infatti, la piattaforma “for Work” vanta ben 3500 aziende clienti, in crescita del 40% nel solo secondo trimestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello specifico, Roma e Milano condividono il primo posto del podio sia per il maggior numero di aziende clienti che per volume degli stessi ordini; con Firenze, Bergamo e Cagliari che seguono a debita distanza.
Interessante notare, per di più, che la maggior parte di tali aziende operano nei settori della consulenza, dei servizi finanziari e legali, in ambito tech e delle telecomunicazioni, nel marketing e nella comunicazione; anche se di fatto non mancano all’appello nemmeno i privati freelance o le Pmi; e che a farla da padrone nelle classifiche degli ordini sono soprattutto i cibi alleati della linea come piatti della tradizione mediterranea, le insalate e pietanze più “esotiche” ma non per questo meno salutari come il poke e il sushi.
“Nel corso degli ultimi due anni, con le restrizioni e lo sviluppo del lavoro da remoto Deliveroo for Work ha contribuito a tenere vivi i legami tra team delle aziende clienti, con un’offerta che ha infatti accompagnato webinar, lunch meeting e welcome coffee virtuali” ha commentato il manager Matteo Sarzana. “L’obiettivo ora è di mettere a disposizione un servizio apprezzato anche sotto il profilo della varietà di cibi e cucine disponibili, a cominciare dalle scelte healthy”.