Delivery, in Texas una legge protegge i ristoranti dalle pratiche vessatorie delle app

Una legge appena entrata in vigore nel Texas vieta ai colossi del delivery comportamenti vessatori nei confronti dei ristoranti.

Delivery, in Texas una legge protegge i ristoranti dalle pratiche vessatorie delle app

Una legge contro le clausole vessatorie e le pratiche predatorie delle app di delivery nei confronti dei ristoranti che le utilizzano: è appena entrata in vigore, dal 1 gennaio 2022, in Texas. È una normativa volta anche ad assicurare la trasparenza e proteggere così i consumatori che sono clienti sia dei locali che dei servizi di consegna.

La nuova legge prevede le seguenti tutele per i ristoranti: i servizi di consegna di terze parti non possono utilizzare i marchi di un ristorante in modo fuorviante per suggerire che il ristorante sponsorizzi o approvi il servizio; le app di delivery non possono addebitare al ristorante commissioni a meno che non siano concordate per iscritto; se un ristorante richiede di uscire dagli elenchi del servizio, deve essere rimosso entro 10 giorni; i servizi di consegna devono fornire ai consumatori un modo chiaro per esprimere reclami e rimostranze. Secondo la nuova legge, se un servizio di delivery viola queste condizioni, il ristorante può citare in giudizio per danni.

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D’altra parte, le città e le contee non possono emanare regolamenti che interferirebbero con i contratti tra servizi di consegna di terze parti e ristoranti, limitando essenzialmente i governi delle città e delle contee dall’introdurre regole più rigorose a livello locale come i limiti alle tariffe.

La legislazione che regola le app di consegna ha guadagnato slancio durante la pandemia, parallelamente al boom dell’utilizzo del delivery. La California ha approvato una legge simile nel gennaio 2021 e New York e lo stato di Washington hanno leggi che limitano le spese di consegna. Tra i comportamenti più fastidiosi per i locali c’è quello dell’inserimento senza richiesta: in un caso particolarmente eclatante, il ristorante stellato Michelin Kin Khao a San Francisco è stato elencato su GrubHub con un menu completamente diverso realizzato in una ghost kitchen – che lo chef ha scoperto quando un il cliente ha chiamato il ristorante per chiedere informazioni sul suo ordine.