Delta del Po: i produttori di vongole provano a salvarle andando a pesca di alghe

Per cercare di salvare le loro vongole, ogni mattina i pescatori locali, muniti di rastrello, raccolgono manualmente fino a 100 chili a testa di alghe, per un totale di circa 160 mila chili al giorno.

Delta del Po: i produttori di vongole provano a salvarle andando a pesca di alghe

I produttori locali di vongole lungo il Delta del Po, precisamente a Goro, nel Ferrarese, vanno a caccia di alghe per salvare il loro prodotto.

A causa del caldo anomalo e della siccità, infatti, le alghe stanno proliferando senza sosta mettendo a rischio la produzione di vongole. Questo perché la salinità delle acque della laguna è cresciuta, passando dal 22 per mille (22 grammi di sale ogni chilogrammo di acqua) a 30 per mille, quindi molto più vicina a quella del mare.

E così le alghe, in numero massiccio, vanno ad assorbire ossigeno causando anossia e soffocando tutte le altre forme di vita presenti nel Delta del Po, tra cui, appunto, le vongole, simbolo di queste zone.

Per cercare di salvare le loro vongole, ogni mattina i pescatori locali, muniti di rastrello, raccolgono manualmente fino a 100 chili a testa di alghe, per un totale di circa 160 mila chili al giorno.

Il problema coinvolge anche altre produzioni come cozze e ostriche, con allerta in diverse zone d’Italia come nelle lagune venete e in quella di Orbetello.