Di Maio contro la coca cola nelle scuole: meglio il succo d’arancia

Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio si esprime sull'educazione alimentare dei giovani, sostenendo che bisogna partire con il sostituire le bibite dei distributori automatici nelle scuole: basta Coca Cola, sì al succo d'arancia.

Di Maio contro la coca cola nelle scuole: meglio il succo d’arancia

Il Ministro del Lavoro e Vicepremier Luigi Di Maio parla dell’educazione alimentare dei nostri ragazzi, sostenendo che bisogna ripartire da zero: non si può infatti pensare di avvicinarli a un’alimentazione sana ed equilibrata se i distributori di bibite nelle scuole vendono solo Coca Cola e altre bevande zuccherine all’americana. Meglio un italianissimo succo d’arancia! Tuona il ministro in un impeto di autarchia.

Il tutto succede a Milano, dove Luigi di Maio ha presenziato al Villaggio Contadino organizzato da Coldiretti. È qui che il Vicepremier ha raccontato al pubblico la sua idea di approccio all’alimentazione corretta nelle scuole: “L’educazione alimentare si deve fare nelle scuole – ha detto Di Maio – prima di tutto eliminando tutti questi distributori di cibo spazzatura che viene somministrato ai nostri figli”.

E ha proseguito: “Trovo assurdo che un bambino nel corridoio della sua scuola abbia ancora un distributore di Coca Cola o prodotti non Made in Italy. Mettiamoci un bel distributore di succo d’arancia”. Un intervento che ha suscitato l’ilarità del web, con tantissimi utenti che sui social si sono scatenati sottolineando l’attinenza di questa proposta con l’immagine satirica del Vicepremier, che i detrattori chiamano con fare canzonatorio “Giggino o’ bibitaro”, per via della sua esperienza lavorativa come steward allo stadio.

Della proposta del Vicepremier, comunque, resta da capire – come sempre – secondo quale principio Made in Italy dovrebbe significare sempre e necessariamente migliore, al di là della salubrità o meno di bibite come la Coca Cola. Ma a noi – che non ci ricordiamo di aver avuto a scuola nessun distributore automatico, né filoamericano né genuinamente italico – il succo d’arancia piace, quindi forza Giggino.

[Fonte: La Repubblica]