Dissuasori sonori contro il granchio blu: sarà la soluzione definitiva?

La sperimentazione dei dissuasori sonori contro il granchio blu sta dando risultati incoraggianti, e anche il commissario straordinario ha preso nota.

Dissuasori sonori contro il granchio blu: sarà la soluzione definitiva?

Nell’affrontare l’emergenza granchio blu, da una parte c’è chi si sta adattando, trovando modi per trasformare l’alieno in una risorsa, e dall’altra c’è chi prosegue la ricerca di soluzioni che possano effettivamente eliminarlo, ripristinando gli allevamenti di vongole e i posti di lavoro che sono stati cancellati dall’inizio della crisi nel 2023.

Su quest’ultimo fronte, c’è una novità incoraggiante: i dissuasori sonori, in grado di allontanare il crostaceo invasore e la cui sperimentazione sembra dare ottimi risultati.

I dissuasori sonori anti granchio blu

granchio blu

L’idea, come spesso accade per le intuizioni più efficaci, nasce quasi per caso: “è nata un po’ di tempo fa quando, battendo su di un tubo, mi sono accorto della reazione del granchio”, ha spiegato Roberto Passarella, uno dei due inventori polesani. Da quella semplice osservazione, insieme all’amico e tecnico elettronico Giacomo Perazzolo, ha preso forma il dissuasore, un dispositivo in acciaio, completamente autonomo e alimentato da pannelli fotovoltaici galleggianti e capace di funzionare a ciclo continuo, emettendo tre diverse frequenze sonore, che impediscono ai granchi di abituarsi al rumore e ne mantengono alta l’efficacia nel tempo, senza l’uso di trappole o sostanze chimiche.

La sperimentazione sul campo, condotta per oltre sei mesi in un vivaio a Porto Levante, di proprietà dell’allevatore di vongole Virginio Mantovan, ha prodotto risultati “sorprendenti”: i test iniziali hanno infatti dimostrato che il dissuasore è in grado di ridurre la presenza del crostaceo fino al 90%, impedendogli di fatto di avvicinarsi e devastare le aree dedicate alla molluschicoltura: risultati che hanno spinto gli inventori a brevettare immediatamente la loro creazione.

In Veneto contro il granchio blu ora si seminano vongole veraci In Veneto contro il granchio blu ora si seminano vongole veraci

L’innovazione ha comprensibilmente attirato l’attenzione delle istituzioni. Il progetto è stato presentato a Ferrara, alla presenza del commissario straordinario per l’emergenza, Enrico Caterino, e del prefetto Massimo Marchesiello. Enti specializzati come l’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e l’Università di Padova sono stati chiamati a validare scientificamente i risultati, e saranno proprio questi enti a dover dare il via libera definitivo alla distribuzione dei dissuasori ai pescatori al termine delle verifiche, che sono ancora in corso.

Al momento, infatti, nessuno dei dispositivi è ancora stato distribuito, con le autorità e le associazioni di categoria, come Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, che invitano alla cautela, esortando i pescatori ad “attendere gli esiti della sperimentazione ufficiale”. La ragione di questa prudenza è semplice: sebbene molto promettente, lo strumento rappresenterebbe un investimento non indifferente per le aziende, con costi che oscillano tra i 2 mila e i 7 mila euro a seconda dei dispositivi.