Diventare vegani per un semaforo a Bruxelles, si può?

Diventare vegani per un semaforo a Bruxelles, si può?

I vegani salveranno il mondo? La domanda è da intendersi un po’ seria e un po’ provocatoria –salvare il mondo non è compito che nessuno sano di mente si prefigga scientemente– ma è probabile che, trovandosi di fronte ai semafori vegani, i residenti di Bruxelles se lo siano chiesto.

Anche perché, finora, semafori vegani non se n’erano proprio visti. Al punto che, sulle prime, in molti hanno pensato a un’altra provocazione organizzata in segreto dagli attivisti animalisti.

Così non era: le scritte che invitavano i cittadini a smettere di mangiare carne o a passare all’alimentazione vegana, illuminate dalle luci rosse e verdi di una ventina di semafori del centro, sono il risultato di una scelta dell’amministrazione della città belga.

Del resto, se fosse stata una campagna animalista sarebbe durata pochi giorni, al contrario, i segnali “Stop meat” e “Go vegan” sono stati utilizzati per almeno tre settimane.

Le reazioni all’iniziativa sono state tante e di segno opposto. Perché le città, le regioni, gli stati che impongono precetti alimentari vengono giustamente guardati con sospetto.

Ma va detto che molti cittadini hanno elogiato l’amministrazione per avere promosso uno stile alimentare che ha a cuore la tutela dell’ambiente e la riduzione delle emissioni.

[Crediti | Livekindly]