Domino’s Pizza: trovato l’accordo nel Regno Unito con gli affiliati

Dopo 2 anni di trattative, nel Regno Unito Domino's Pizza ha finalmente trovato un accordo con gli affiliati. Facendo anche salire le sue azioni.

Domino’s Pizza: trovato l’accordo nel Regno Unito con gli affiliati

Andiamo nel Regno Unito perché qui Domino’s Pizza è finalmente riuscito a trovare un accordo con i suoi affiliati, dopo ben due anni di trattative. Il tutto, fra l’altro, aumentando le sue azioni del 20%.

L’accordo raggiunto interesserà anche la spartizione degli utili. Dal canto suo la società madre ha dichiarato che investirà 20 milioni di sterline nel corso dei prossimi tre anni, mentre i proprietari dei locali in franchising hanno accettato di aumentare la velocità di apertura dei nuovi negozi.

Secondo l’AD Dominic Paul questa annosa diatriba che va avanti da anni è ormai chiusa e parla di una “grande risoluzione” per l’accordo raggiunto. Secondo Domino’s, il business nel Regno Unito ha faticato a ingranare rispetto ad altre parti del mondo, ma tramite questo accodo è possibile cominciare una “nuova era di collaborazione in cui il sistema può realizzare appieno il suo potenziale”.

Anche se, a dire il vero, a inizio anno l’incremento di vendita di pizze a domicilio in UK aveva fruttato agli azionisti guadagni per un valore di 88 milioni di sterline.

Secondo gli accordi stipulati, Domino’s spenderà questi 20 milioni di sterline accelerando il digitale e innovando in modo da supportare gli affiliati nell’acquisizione di nuovi clienti. Ci sarà anche un aumento delle spese di marketing e un nuovo sistema di sconti per incoraggiare la crescita degli ordini. Inoltre Domino’s ha promesso anche di migliorare gli incentivi per i negozi.

Gli affiliati, invece, hanno concordato di aumentare il numero di nuove aperture a 45 all’anno e di partecipare alle promozioni nazionali. Il fatto è che di base Domino’s si appoggia molto alle sue promozioni, ma queste tendono a essere modificate localmente da ciascun partner in franchising, redendo così difficile il lancio di accordi nazionali.

Inoltre gli affiliati dovranno anche dare priorità, testare e implementare le nuove tecnologie e innovazioni di prodotto, testando anche nuovi formati di negozi. L’accordo sarà valido tre anni a partire dal prossimo gennaio.