Che piaccia o meno, la ristorazione in catena si mangia una grossa fetta del mercato dei pasti fuori casa, e lo scorso 16 ottobre ha sciorinato i suoi numeri positivi in occasione dell’Aigrim Day 2025, svoltosi a Milano. L’Associazione delle Imprese di Grande Ristorazione e Servizi Multilocalizzate, parte di Fipe-Confcommercio, si riunisce annualmente per fare il punto della situazione e dare uno spaccato statistico del mercato delle grandi catene ristorative. Fast food e aree di servizio, ma non solo. Quest’anno, oltre agli addetti ai lavori, in rappresentanza del governo si sono collegati anche il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha lodato l’alta qualità della ristorazione italiana – anche al fast food.
Le dichiarazioni di Lollobrigida
Stando ai numeri forniti dalla stessa Aigrim, la ristorazione in catena vale circa il 10% del mercato del food. Cifra non da poco che vede, senza troppe sorprese, la convenienza economica e il consumo da parte della generazione Z come fattori chiave del suo successo. Per l’Aigrim Day 2025, il ministro Lollobrigida è intervenuto in collegamento per lodare l’alta qualità del servizio ristorativo italiano, quale che sia la sua forma e la sua grandezza.
“La ristorazione è riuscita a garantire nel suo complesso un elemento, in Italia, che lo rende distintivo sia sul territorio nazionale sia nella sua proiezione di carattere internazionale: quello della qualità”, dice il ministro, che prosegue: “Sia la ristorazione tradizionale sia le grandi catene hanno scelto di salvaguardare l’elevato standard di qualità dei prodotti che offrono alle persone che acquistano e consumano”. Ma a quali esercizi ci riferiamo esattamente quando parliamo di grandi catene in Italia?
Chi sono i ristoranti associati dell’Aigrim
Presto detto. Per conoscere gli esercizi commerciali ristorativi che operano su larga scala in Italia (o almeno i principali tra questi) è sufficiente dare un’occhiata al sito di Aigrim, che elenca tutti i suoi associati. A parte qualche nome meno noto, la lista parla chiaro: sono i fast food e le aree di sosta a dominare lo scenario associativo, con la presenza di McDonald’s, KFC, Chef Express, My Chef e Sarni; e ancora La Piadineria e Roadhouse, ma anche realtà di natura un po’ diversa, come Eataly e Signorvino. Questo il volto del comparto della grande ristorazione, dominato dal quick service restaurant.