Emmanuel Macron agli universitari francesi: pasti a un euro per tutti

Il presidente francese Emmanuel Macron promette agli studenti universitari, in difficoltà per le misure anti Covid, due pasti al giorno al costo di un euro.

Emmanuel Macron agli universitari francesi: pasti a un euro per tutti

Il presidente Emmanuel Macron ha assicurato agli studenti universitari francesi che avranno due pasti al giorno, al costo poco più che simbolico di un euro ciascuno. È successo il 21 gennaio, durante un incontro con gli studenti dell’università Paris-Saclay: nei giorni precedenti gli universitari avevano protestato per essere stati trascurati dalle misure prese durante l’emergenza sanitaria, e di aver dovuto solo subire provvedimenti come le lezioni a distanza.

Macron ha detto agli studenti che la situazione del virus è ancora grave ed è difficile ipotizzare un ritorno alla normalità per il secondo semestre di quest’anno: al massimo ce lo si può augurare per l’anno prossimo. Ma il capo di Stato francese ha fatto delle aperture, innanzitutto sulla didattica a distanza, dicendo una cosa importante: “Uno studente deve avere gli stessi diritti di un dipendente”. E, come riporta Le Monde, ha aggiunto che gli studenti avrebbero il diritto di tornare alle lezioni in presenza almeno una volta alla settimana, in modo che le persone in classe non superino il 20% del totale e si possano mantenere le distanze.

Come misure di supporto, poi, Emmanuel Macron ha annunciato due cose: la prima è che dal 1 febbraio gli studenti che lo richiedono avranno un assegno per pagarsi un supporto psicologico o psichiatrico. Ma soprattutto, ha annunciato due pasti a un euro per tutti. Una misura anti crisi clamorosa e che potrebbe essere di non facile realizzazione: attualmente solo alcuni studenti hanno diritto a un solo pasto al giorno a prezzo calmierato, e sono quelli con borsa di studio, cioè meritevoli e provenienti da famiglie con reddito basso. Macron non solo raddoppia, ma estende i pasti super-economici a tutti. Quello che poi mangeranno nelle mense universitarie francesi, forse non vogliamo saperlo.

[Fonte: Le Monde]