Enrico Bartolini gestirà la ristorazione del Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana

Sarà Enrico Bartolini a gestire tutto il settore della ristorazione del nuovamente aperto Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana

Enrico Bartolini gestirà la ristorazione del Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana

A quanto pare sarà Enrico Bartolini a supervisionare e gestire la ristorazione nel Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana. Il resort cinque stelle di lusso, infatti, ha da pochissimo riaperto i battenti dopo una lunga ristrutturazione. Sono stati proprio i fratelli Irollo de Lutiis a voler portare avanti sia la ristrutturazione che affidare allo chef 12 stelle Michelin la supervisione dei due ristoranti del resort.

Enrico Bartolini consulente per la ristorazione del Grand Furore Hotel

Furore Grand Hotel

Intendiamoci: Enrico Bartolini non sarà fisicamente ai fornelli dei due ristoranti del resort, il Ristorante Bluh e Acquarasa, ma fungerà da consulente per la cucina, supervisionando il menu e organizzando il servizio di ristorazione. Ai fornelli ci sarà fisicamente Vincenzo Russo. Di origine campana, nato nel 1995 a Gragnano, il nome potreste già conoscerlo perché per sette anni ha affiancato Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi.

Enrico Bartolini ha spiegato di essere molto onorato di poter guidare la linea gastronomica del Furore Grand Hotel. La Costiera Amalfitana è già ricca di indirizzi straordinari, ma è anche la meta del turismo internazionale che viene qui sia grazie alla bellezza dei posti che per la qualità dei servizi.

Sin dai primi anni Duemila ecco che Bartolini ha tenuto d’occhio la Costiera, notando la sua crescita e il suo potenziale.

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Pietro Irollo de Lutiis ha poi aggiunto che l’idea di un piano di sviluppo per posizionarsi nel settore dell’ospitalità di alta gamma tramite la creazione di strutture ricettive di alto livello girava nell’aria sin dal 2015. Da qui la ristrutturazione che ha portato alla creazione di un hotel che di discosta un po’ dalle altre classiche strutture ricettive del territorio, più legate alla tradizione.

Effettivamente il resort si presenta come un insieme di più ali che si sviluppano su nove livelli di terrazzamenti collegati fra di loro da elementi architettonici e stilistici immersi nella natura. Il tutto con l’affaccio a strapiombo sul mare.

Ma è la proposta culinaria che a noi interessa maggiormente. Il Ristorante Bluh propone un menu di fine dining aperto solamente a cena e con un massimo di 18 tavoli. Acquarasa, invece, è aperto tutto il giorno e ha a disposizione 20 tavoli.

Bartolini ha deciso per loro di creare un menu del territorio, che ben si adattasse, però, allo stile di Vincenzo Russo. Più nel dettaglio, il menu del Ristorante Bluh ha tre percorsi di degustazione (fra cui uno vegetariano) che intendono rivisitare le tradizioni in chiave moderna, unendo creatività e rispetto per le tradizioni.

Acquarasa, invece, propone un menu alla carta più classico, ma con piatti che uniscano sempre gusto e modernità.