Estathè Ferrero: l’azienda raccoglie la sfida per un’alternativa riciclabile al brick

Il sindaco di Capannori scrive alla Ferrero, lamentandosi per la scarsa riciclabilità del brick dell'Estathè, e Ferrero risponde, promettendo di valutare un'alternativa.

Estathè Ferrero: l’azienda raccoglie la sfida per un’alternativa riciclabile al brick

È l’estate della fobia della plastica, ormai lo sappiamo: e nella psicosi collettiva (giustificata, sia chiaro) entra anche l’Estathè Ferrero, accusato di essere difficilmente riciclabile, nel suo ormai storico brick con cannuccia. A lanciare l’allarme nei confronti di una delle bevande estive più diffuse sulle spiagge italiane era stato qualche giorno fa il comune di Capannori, in provincia di Lucca.

Il sindaco della cittadina, Luca Menesini, aveva scritto direttamente alla Ferrero, presentando il problema della difficoltà di riciclo della confezione dell’Estathè e spingendosi anche ad avanzare proposte e alternative, elaborate dal Centro di ricerca rifiuti zero del Comune . “Estathé presenta un problema reale: il materiale di cui è fatto il suo famoso bicchierino – sottolinea Menesini – è realizzato in poliestere ‘C/Ps90’, plastica difficilmente riciclabile che, quasi sempre, finisce o in discarica o negli inceneritori. È quindi importante che venga trovata un’alternativa ecologica”.

Ferrero, direttamente chiamata in causa in un momento in cui la plastica è il nemico numero uno della fauna marina, non ha fatto attendere troppo la sua risposta: a comunicarlo era stato lo stesso sindaco Menesini, a mezzo social. “Ci siamo: La Ferrero ha risposto alla nostra lettera!”, ha scritto su Facebook il primo cittadino di Capannori. “Devo dirvi che la Ferrero ci dice anche che è la prima lettera che riceve, facendoci quindi capire che mai avrebbe deciso deliberatamente di ignorarci. Questo significa che la Ferrero è disposta ad aprire un dialogo con noi per fare una versione ecologica del bicchierino dell’Estathè, che come ho già detto oggi è fatto di una plastica difficilmente riciclabile.Nella risposta, infatti, la Ferrero ci dice di aver girato la lettera all’ufficio competente in materia. Confermiamo pertanto la disponibilità del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori a collaborare gratuitamente per trovare la soluzione che l’ambiente merita!
Grazie alla Ferrero per la sensibilità dimostrata e ci auguriamo che sia portata avanti fino alla realizzazione del bicchierino ecologico 🙂
Grazie al Centro Ricerca per il gran lavoro che fa.
Grazie a tutti voi per aver condiviso su Fb la richiesta: avete sicuramente reso più forte la nostra voce!
Avanti tutti insieme: passo dopo passo la filosofia rifiuti zero prende campo!
Il cambiamento non si fa a parole, si fa con i fatti. Capannori c’è”.

“Non posso che commentare positivamente la risposta ricevuta dalla Ferrero – dichiara Rossano Ercolini, responsabile del centro di ricerca Rifiuti Zero -. Il contenitore di Estathè è un imballaggio altamente inquinante ed emblema di una cultura ‘usa e getta’ dannosa ed incoerente per la formazione delle nuove generazioni, principali fruitrici del prodotto”.
Insomma, grazie a Capannori, forse, è finita la pacchia dei brick dell’Estathè.

[Fonte: Lucca in diretta]