Su tratta di una delle tradizioni più radicate nella filosofia aziendale della Ferrero, colosso del cacao con sede ad Alba, in Piemonte, un’occasione “per ricordare un sistema di valori profondi in cui la famiglia Ferrero crede e in cui tutto il Gruppo si riconosce”, si legge in una nota emessa dalla stessa azienda. Ci stiamo riferendo alle cerimonie di premiazione per i dipendenti in tutto il mondo (più di mille!) che quest’anno festeggiano i venticinque, trenta, trentacinque e perfino quaranta anni di anzianità nelle diverse società e sedi del Gruppo in questione.
Una tradizione che cade di fatto nel mese di giugno, ma che tuttavia negli ultimi anni ha dovuto sottoporsi a qualche riformulazione (tanto nei suoi quanto nella stessa forma) a causa delle norme di sicurezza imposte per tentare di arginare la diffusione della pandemia di Covid-19. Ogni sede mondiale del Gruppo Ferrero avrà dunque il piacere di organizzare la propria singola cerimonia per festeggiare i propri “anziani”, mentre in quel di Alba la premiazione si svolgerà alla Fondazione Ferrero e nell’auditorium del Centro Ricerche “Pietro Ferrero”.
“In questi anni avete vissuto esperienze e sviluppato competenze che sono oggi a disposizione di tutti i nuovi dipendenti, sia del Gruppo Ferrero, sia delle società acquisite” si legge nella lettera che il Presidente esecutivo, Giovanni Ferrero, ha indirizzato ai dipendenti premiati. “È la vostra esperienza e comprensione della ‘ferrerità’ che aiuterà a incarnare al meglio il modello Ferrero. Voi sapete come si costruisce un patrimonio da trasmettere, un riferimento costante per le nuove generazioni su cui costruire il proprio sviluppo e quello della nostra azienda per il futuro. Insieme a tutti i ‘ferreriani’, avete lavorato e sostenuto la nostra azienda di famiglia con l’obiettivo di condividere attraverso i nostri prodotti, momenti di gioia in tutto il mondo”.