Filippo La Mantia parla della Zona rossa a Natale: “Ho fatto bene a chiudere”

Anche lo chef Filippo La Mantia parla della probabile Zona rossa a Natale: "Ho fatto bene a chiudere, troppa confusione nel Governo".

Filippo La Mantia parla della Zona rossa a Natale: “Ho fatto bene a chiudere”

Lo chef Filippo La Mantia ha voluto dire la sua in merito alla Zona rossa a Natale che il Governo sta prospettando come misura anti diffusione Coronavirus. Lo chef spiega che ha fatto bene a chiudere, c’è troppa confusione nel Governo.

Se ricordate, ad agosto La Mantia aveva annunciato la sua decisione di chiudere il suo locale a Milano: c’erano troppe spese da sopportare a fronte di un fatturato notevolmente ridotto. Adesso lo chef ha commentato con Adnkronos i rumors relativi alla probabile Zona rossa a Natale (le ultime voci parlano di spostamenti vietati nei Comuni dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, anche per recarsi a casa dei parenti).

La Mantia ha parlato dell’eccessiva confusione nel Governo: si è detto di tutto e di più, motivo per cui ha deciso di non riaprire il ristorante. E alla luce della situazione attuale, ammette di aver fatto bene: aveva ragione lui.

La Mantia spiega che aveva già deciso di continuare solamente con l’attività di asporto, per poter almeno permettere ai suoi ragazzi di lavorare. Ricorda poi di aver subito un danno economico allucinante, dal quale non sa se potrà mai più uscirne. Aveva, infatti, investito somme notevoli per il distanziamento fra tavoli, la sanificazione e il ricircolo dell’aria: in teoria sarebbe dovuto bastare questo, anche a fronte del fatto di non aver mai avuto una caso di positività fra i dipendenti del suo ristorante.

La situazione che si è successivamente creata, però, è stata fortemente penalizzante per tutto il settore della ristorazione e quello alberghiero. E mentre questi settori colano a picco, ecco che poi lo scorso fine settimana a Milano ci sono stati assembramenti ovunque per lo shopping natalizio, spinto anche dal piano cashback del Governo.