Finalmente si scopre chi ha acquistato Burgez dopo il fallimento

L'acquirente misterioso di Burgez sembra essere venuto allo scoperto: quale futuro attende il "fast food più irriverente del mondo"?

Finalmente si scopre chi ha acquistato Burgez dopo il fallimento

La notizia della vendita all’asta di Burgez, la catena di hamburger autodefinitasi “il fast food più irriverente del mondo“, era arrivata a inizio mese, con la procedura di liquidazione giudiziale avviata dal tribunale conclusa con la messa all’asta del marchio e dei suoi 11 punti vendita ancora operativi, distribuiti tra Milano, Roma, Torino, Verona e Bologna, oltre agli uffici e alle attrezzature.

Un acquirente allora misterioso si accaparrò il tutto per 1,3 milioni di euro, sbaragliando una competizione serrata che con ben 51 rilanci ha fatto salire il prezzo ben oltre la base di partenza di 940.000 euro. Mancava solo il nome del compratore, che è stato ora reso noto: si tratta di Obicà Mozzarella Bar.

Il futuro di Burgez sarà ancora così irriverente?

obicà

A dare per prima la notizia è la testata Retail & Food, secondo cui a vincere l’asta telematica del 29 agosto è stata Mercato srl, società che detiene il marchio di ristoranti italiani e pizzerie di proprietà della famiglia Scudieri, già titolari del brand Eccellenze Campane e che avevano acquisito a loro volta Obicà nel 2021 dal fondo britannico Neo Investment Partners nel 2021, trovando una sinergia ideale.

Il passaggio di proprietà non è ancora perfezionato in quanto, trattandosi di una liquidazione, c’è ancora parecchia burocrazia da smaltire e i diretti interessati non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

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Se confermata, l’operazione vedrebbe quindi i ristoranti di Burgez aggiungersi agli attuali 18 che Obicà ha aperto tra Italia, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone, ma restano i dubbi che avevamo sollevato in occasione della notizia della vendita all’asta della catena di hamburgerie di Simone Ciaruffoli.

Se la comunicazione “politicamente scorretta” di Burgez era sicuramente riuscita a creare un marchio identitario e riconoscibile, non solo non è bastata a scongiurare la crisi e la conseguente liquidazione dell’azienda, ma bisogna capire quanto verrà apprezzata dalla nuova proprietà.

Obicà ha infatti un’immagine e un tone of voice decisamente più classico e accomodante, e nel piano di rilancio e sviluppo che la famiglia Scudieri starà sicuramente progettando per le sue nuove hamburgerie, il proseguire con lo stile irriverente o allinearsi con la strategia comunicativa dell’azienda è una scelta non da poco e che influirà enormemente sul futuro di Burgez.