Forno Brisa lancia il secondo crowdfunding: obiettivo mulino collettivo

Forno Brisa ha lanciato il suo secondo crowdfunding: l'obiettivo è quello di creare una vera e propria impresa condivisa.

Forno Brisa lancia il secondo crowdfunding: obiettivo mulino collettivo

Forno Brisa ha ufficialmente aperto la sua seconda campagna di equity crowdfunding con l’obiettivo di creare un’impresa collettiva insieme ad alcune delle migliori realtà della panificazione, realizzando un mulino e digitalizzando le imprese artigiane nel processo. Un po’ troppo? Ok, allora andiamo con più calma: la prima campagna è datata 2019, anno in cui vennero di fatto raccolti 1,2 milioni di euro. Con questa seconda edizione, se così vogliamo definirla, il traguardo è quello di raggiungere il migliaio di soci e superare i 2 milioni di raccolta di capitale. Interessati a contribuire? Nulla di più semplice: basta visitare l’apposita pagina su MamaCrowd.

I progetti del crowdfunding

I partecipanti, oltre a diventare ufficialmente soci di Breaders, avranno l’occasione di contribuire a rivoluzionare il trend della finanza moderna riportandola al servizio dell’economia reale attraverso un investimento a beneficio della terra, di chi la lavora e di chi di fatto si nutre dei suoi prodotti. Ma sappiamo che la parola che più ha catturato la vostra attenzione è una sola: il mulino.

Ebbene, la raccolta in questione sarà utilizzata anche per realizzare alcuni progetti come il Mulino Collettivo in Abruzzo, dove di fatto Forno Brisa già coltiva il suo pane, arricchendo l’ecosistema già esistente e andando ad aggiungere un nuovo tassello per il completamento della propria filiera, con l’obiettivo di ottenere il completo controllo della produzione della propria farina. Altra parola chiave, a cui abbiamo di fatto accennato, è la digitalizzazione delle imprese artigiane appartenenti al gruppo – un processo che passerà attraverso lo sviluppo di un software creato appositamente per la gestione delle singole bakery.

Importante notare, per di più, che Brisa ha già predisposto un piano di assegnazione delle quote per le persone che hanno contribuito a costruire l’impresa con i fondatori. “Vogliamo superare l’idea anacronistica dell’imprenditore eroe e solitario che si fa da solo” ha commentato a tal proposito Davide Sarti, uno dei founders di Forno Brisa. “Utilizziamo una leva finanziaria – fondata come sempre sulla fiducia – per realizzare progetti e affrontare sfide che da soli sarebbe difficile – se non impossibile – affrontare”.

In altre parole, con il crowdfunding l’idea è quella di iniziare un percorso che porterà alla realizzazione di un modello d’impresa a rete con una visione condivisa, dove la sostenibilità e la comunicazione possano rappresentare i fattori chiave. Insomma, l’obiettivo è fare quel proverbiale passo in più, “promuovendo la nascita di un modello d’impresa di intra-imprenditori” spiega il secondo socio di Brisa, Pasquale Polito “dove non esistono centro e periferia, ma si condividono conoscenze, valori e investimenti”.