Francia, scelte vegetariane obbligatorie nelle mense scolastiche

Almeno una volta alla settimana ma possibilmente anche tutti i giorni: nella legge sul clima appena approvata in Francia c'è anche una forte attenzione alle scelte vegetariane, oltre che ai cibi ecologici e di qualità.

Francia, scelte vegetariane obbligatorie nelle mense scolastiche

Riuscite a immaginare un francese a tavola senza carne, sans viande, come si dice là? La legge sul clima, appena approvata in Francia, contempla questa possibilità, anzi la incoraggia: a partire dai più piccoli, e dai luoghi pubblici, ovvero le mense scolastiche. Tra breve sarà obbligatorio per le scuole fornire almeno una scelta vegetariana alla settimana, con possibilità di offrire alternative senza carne e pesce anche tutti i giorni.

La legge parla di cibo sano e sostenibile “per tutti”. Nelle mense scolastiche introduce l’obbligo di proporre un menù vegetariano almeno una volta alla settimana. In via sperimentale, le autorità locali volontariamente potranno anche offrire ogni giorno una scelta vegetariana, rispettando però determinate condizioni per “garantire l’equilibrio nutrizionale dei pasti serviti” e soddisfare le esigenze dei bambini.

Nella ristorazione collettiva, tutti i servizi di ristorazione che solitamente prevedono più menù tra cui scegliere, dovranno proporre anche un menù giornaliero vegetariano, entro e non oltre il 1° gennaio 2023. Per supportare questi cambiamenti, tutta la formazione in cucina deve includere, entro e non oltre due anni dalla promulgazione della legge, moduli “sui benefici per la salute e l’ambiente della diversificazione delle fonti proteiche nell’alimentazione umana”.

Altro punto importante, i gestori dei servizi di ristorazione devono ora “dare priorità alle forniture di prodotti agricoli e alimentari rispondenti a requisiti in termini di qualità e salvaguardia dell’ambiente”. Al più tardi dal 1° gennaio 2024, almeno il 60% della carne e dei prodotti della pesca serviti nella ristorazione scolastica e collettiva e il 100% degli stessi prodotti serviti nei ristoranti collettivi gestiti dallo Stato, dai suoi pubblici esercizi e dalle imprese nelle pubbliche amministrazioni nazionali dovranno soddisfare questi criteri.