Frutta secca e infarto, 100 g a settimana per ridurre il rischio

Frutta secca e infarto, 100 g a settimana per ridurre il rischio

La frutta secca fa bene alla salute. E può anche aiutarci a ridurre il rischio di infarto. A patto di mangiarne almeno 100 grammi a settimana. È quello che è emerso da una ricerca condotta da epidemiologi e nutrizionisti della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston. Dosi eccessive di frutta secca possono mettere a rischio la linea, ma la giusta quantità può essere utile a preservare la salute cardiovascolare, in particolare in pazienti che soffrono di diabete.

Secondo gli esperti, per ridurre il rischio di infarto o di ictus sarebbe bene mangiare più frutta secca. Le noci si sono rivelate molto utili, in particolare: cinque manciate a settimana possono aiutarci a stare meglio, come scoperto da chi ha condotto la ricerca, analizzando i dati di 16.217 uomini e donne, per quello che riguarda la loro alimentazione prima e dopo la diagnosi di diabete.

Stando ai dati della ricerca, pubblicata sulla rivista Circulation Research, nel periodo preso sotto analisi sono stati 3.336 i casi di malattia cardiovascolare, con 2.467 infarti e 789 ictus. E più di 5.682 le morti, 1.663 delle quali provocate proprio per un problema a carico del sistema cardiovascolare e 1.297 a causa di un tumore.

Ebbene, gli studiosi hanno scoperto che, mangiando almeno 5 porzioni di frutta secca ogni settimana, i diabetici avevano un rischio ridotto di infarto o di ictus pari al 17% rispetto a chi ne aveva assunta in una quantità minore. Nel dettaglio, mangiare almeno 100 grammi di frutta secca a settimana è una buona abitudine, in grado di diminuire del 20% il rischio di infarto, del 34% il rischio di morte per problemi cardiovascolari e del 31% la mortalità per altre cause.