Genova ha la sua Denominazione Comunale, per tutelare le sue realtà gastronomiche

Genova ha una sua Denominazione Comunale (De.Co.), approvata all'unanimità in Consiglio comunale, per la tutela della genovesità delle sue realtà gastronomiche e culturali.

Genova ha la sua Denominazione Comunale, per tutelare le sue realtà gastronomiche

Il Consiglio Comunale di Genova ha approvato all’unanimità, nella giornata di ieri, 23 marzo, la Denominazione Comunale (De.Co.) per la tutela della genovesità delle sue realtà gastronomiche e culturali.

La proposta è arrivata dal Capogruppo di Forza Italia, Mario Mascia, e dal Consigliere Decano, Guido Grillo, condivisa da tutti i gruppi della maggioranza.

Quindi a ricevere il marchio De.Co. del Comune di Genova saranno prodotti come focaccia, panera, cima, prescinseua, sciroppo di rose, pesto, salsa di noci, pansoti, cima, cappon magro, torta pasqualina e tanti altri.

“Fu la legge 142 del 1990 ad attribuire ai Comuni, nell’ambito del riconoscimento di un più ampio decentramento amministrativo, anche la facoltà di disciplinare la materia della valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali – spiega Mario Mascia -. Da allora sono passati più di trent’anni ed oggi finalmente, anche grazie all’impulso del Prof. Virgilio Pronzati e all’impegno del nostro Capogruppo in Regione Claudio Muzio, Genova ha un nuovo strumento di marketing territoriale per veicolare la propria immagine in Italia e nel mondo, così gli artigiani, gli agricoltori e i commercianti genovesi avranno una marcia in più per tutelare e promuovere i loro prodotti fatti a Genova”.

È importante sottolineare come la Denominazione Comunale non abbia nulla a che fare con i marchi (qualora già esistenti) Dop, Igp o Stg e quindi non si verifica alcuna sovrapposizione. Sarà necessario infatti un nuovo logo che il Comune di Genova farà realizzare attraverso un bando ad hoc.

Genova24.it