Geranium, dopo la vittoria della World’s 50 Best lo chef mira a renderlo “sempre più vegetale”

Il Geranium non ha alcuna intenzione di sedersi sugli allori: dopo la vittoria della 50 Best, il piano è di diventare sempre più vegetale.

Geranium, dopo la vittoria della World’s 50 Best lo chef mira a renderlo “sempre più vegetale”

Il Geranium di Copenaghen è stato di recente incoronato come miglior ristorante al mondo: aver conquistato la medaglia d’oro nel The World’s 50 Best Restaurants 2022, tuttavia, per quanto prestigioso, non rappresenta certo una licenza per adagiarsi sugli allori – bisogna cambiare, innovare, pensare a nuove strade e sperimentarle. Nel corso di una breve intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica, chef Rasmus Kofoed ha infatti voluto graziarci con un piccolo assaggio dei suoi piani per il futuro: l’obiettivo, terminati i festeggiamenti, è infatti quello di rendere il menu del suo ristorante sempre più vegetale – o, per dirla con le sue stesse parole, “voglio che il ristorante assomigli sempre di più a me e voglio ispirare le persone a mangiare sempre più vegetale”.

Geranium sommelier

Lo chef danese ha di fatto smesso di mangiare carne da ormai quattro anni, e la sua creatura, incastonata nell’ottavo piano dei Fælledparken di Copenaghen, ha timidamente seguito il suo esempio dopo il lockdown, approcciandosi di fatto al mondo della cucina vegetale: la filosofia gastronomica del Geranium, descritta dallo stesso Kofoed come “dinamica dove dinamica significa “forza”, si era infatti allargata fino a declinare al suo interno un nuovo menu plant-based. “Dopo più di due anni che non mangio carne, abbiamo deciso di eliminarne alcuni tipi per supportare questa scelta” aveva spiegato a tal proposito lo chef danese nel corso di un’intervista. “Serviamo ancora pochissimi frutti di mare e tipi di pesce ma poco a poco tenderanno a scomparire. Voglio mostrare ai danesi che possono mangiare in modo gustoso ma anche sano, ma ho potuto farlo solo perché io stesso ha intrapreso questa strada”. A questo punto, dunque, non rimane che continuare a percorrerla.