In Giappone, a partire dagli anni ’70, è tradizione festeggiare il Natale con un secchiello di pollo fritto di KFC. E le file chilometriche di fronte al popolare fast food sono ormai parte di questa singolare usanza (qua ne abbiamo parlato approfonditamente). Ma non quest’anno.
Per via delle regole anti-assembramento e del distanziamento sociale in tempi di pandemia, quest’anno KFC in Giappone sta spingendo i clienti a ordinare online il proprio pollo fritto e passare poi a ritiralo ad un orario prefissato, in modo da evitare che si formino le tradizionali code chilometriche.
In questo modo KFC spera – oltre ovviamente a contrastare i contagi da Coronavirus – di dare un boost ai ricavi, che lo scorso anno sono scesi di molto, e permettere ai clienti di mantenere una tradizione che dura ormai da 50 anni.
“Come contromisura per l’infezione, stiamo distanziando le prenotazioni per cercare di limitare il più possibile i tempi in cui le persone sono raggruppate”, ha affermato il portavoce dell’azienda Tetsuya Noguchi.
Le vendite natalizie di KFC Japan nel 2019 hanno raggiunto il record di 7,1 miliardi di yen (62,5 milioni di dollari), secondo la società di ricerca Shared Research, ma le entrate sono scese nel 2020 a 6,9 miliardi di yen a causa delle restrizioni anti-Covid.