Giorgio Locatelli condanna le umiliazioni in cucina: “anche io le ho subite”

Giorgio Locatelli ha concesso un'intervista a ruota libera a Silvia Toffanin, in cui ha parlato delle sue esperienze in cucina, della chiusura della Locanda e della figlia Margherita.

Giorgio Locatelli condanna le umiliazioni in cucina: “anche io le ho subite”

Giorgio Locatelli è evidentemente in una fase della sua vita in cui vuole condividere le sue esperienze e gli insegnamenti che ne sono derivati, e si presta spesso e volentieri ad interviste molto schiette e interessanti.

Proprio ieri il giudice di MasterChef Italia è stato protagonista di una chiacchierata a Verissimo, in cui ha raccontato a Silvia Toffanin i lati personali della sua carriera nella ristorazione, dal sempre caldissimo tema della chiusura della sua storica “Locanda” alle umiliazioni in cucina, fino al rapporto con la ristorazione della figlia Margherita.

L’intervista a Giorgio Locatelli

Giorgio Locatelli

Il tema degli abusi nelle cucine gli è sempre stato vicino, avendone vissuti in prima persona ed essendosi spesso fatto portavoce del cambiamento in epoca moderna: “in certe brigate di cucina si usano l’umiliazione e la pressione estrema come strumenti per insegnare. Ho vissuto queste dinamiche in prima persona in un ristorante francese all’inizio del mio percorso”.

Una pratica a cui lo chef varesino non ha mai voluto dare seguito, ma che almeno è servita a capire “che non è il mio modo di lavorare: credo che sia una pratica sbagliata e dannosa”.

Giorgio Locatelli racconta perché ha chiuso il suo ristorante a Londra Giorgio Locatelli racconta perché ha chiuso il suo ristorante a Londra

La chiusura della “Locanda Locatelli” resta una questione attualissima: “ho chiuso la mia storica locanda dopo 25 anni. È stato molto triste chiudere quel capitolo, ma l’ultimo giorno avevamo tutti i tavoli full. E gli ultimi mesi sono stati incredibili, tutti volevano mangiare da noi un’ultima volta. Per me è importante cambiare ogni tanto”.

Dal suo trentennale matrimonio con Plaxy è nata Margherita, il cui rapporto con la ristorazione è molto travagliato a causa di numerose allergie alimentari.

Racconta Locatelli: “le difficoltà non vengono solo per nuocere, ma ci hanno dato tante lezioni. Lei ci ha insegnato a fare molta più attenzione in cucina e per lei abbiamo sperimentato nuove combinazioni”.
E le sperimentazioni non sono mancate, come quella ispirata dall’impossibilità della figlia di mangiare pomodoro, che voleva comunque mangiare il ketchup: “sono tornato in cucina ec con banane, aceto, barbabietole, ho inventato il ketchup Margherita”.