Nella giungla malese spunta un banco cucina con Giorgio Locatelli ai fornelli, e scusateci la rima. No, non è che il nostro, chiusa l’omonima Locanda a Londra, abbia deciso di darsi a un pop-up in formato particolarmente esotico: parliamo di Money Road, nuovo reality di casa Sky, dove Locatelli – o meglio: i suoi piatti – vestono i panni della tentazione.
Un po’ di contesto è d’obbligo. Money Road funziona così: dodici partecipanti spediti in un luogo inospitale (la giungla malese, per l’appunto), con l’obiettivo di sopravvivere con il minimo indispensabile. Qua e là sono seminate le sopracitate tentazioni – cibo, comfort, privilegi; a volte individuali e a volte collettivi -; ma “cedere” comporta un taglio al montepremi. Ai microfoni Fabio Caressa, ai fornelli Giorgio Locatelli.
“Un miraggio”
Si sa che prendere per la gola è sempre una mossa efficace. Nel gruppo dei sopravvissuti, non a caso, si intravedono le prime crepe: “Pranzo di gruppo? Cediamo per la nostra prima volta in assoluto?”. Locatelli, al di là del bancone, sorride e si sistema i capelli: un po’ lusingato, un po’ piacione, un po’ principessa corteggiata nel mezzo della giungla.
Caressa fa quello che gli viene meglio – la telecronaca. “Vedo undici persone comodamente accomodate (nella giungla hanno anche allestito tavoli e sedie e ombrelloni, ndr), e vedo due indecisi”. Due che, una manciata di secondi più tardi, siedono tranquillamente con zaino slacciato e posate in mano.
Il pranzetto esotico costa 400 euro a cranio. “Abbiamo riempito il ristorante!” commenta Caressa. “Ed è la prima volta che cedono tutti a una tentazione”. Piovono applausi più o meno amari: Locatelli risponde con un “Ah, fantastico” a mezzo sorriso e si mette al lavoro. Che d’altronde qualcuno ‘ste tentazioni dovrà pur mettere in tavola, no?
A proposito – il menu propone pasta fresca, “pronta qui così per voi” come spiega Locatelli, e un ragù “che sta cuocendo da 12 ore”, con tanto di declinazione vegetariana per uno dei concorrenti che non mangia carne. Poi il vino: rosso a base sangiovese. A 400 euro a testa pare un po’ caruccio, ma la location è talmente unica…