Giornata di Prevenzione dello spreco alimentare: il Covid ci ha insegnato qualcosa, dice Coldiretti

Secondo Coldiretti la pandemia ci ha insegnato a sprecare meno cibo, riportando in voga alcune abitudini che un tempo servivano a risparmiare e conservare risorse.

Giornata di Prevenzione dello spreco alimentare: il Covid ci ha insegnato qualcosa, dice Coldiretti

Se sprechiamo qualcosina in meno è anche “grazie” alla pandemia di Covid 19, che ci ha insegnato l’importanza di contenere le risorse: a farlo notare, nella Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare 2022, è Coldiretti.

Da quando è scoppiata la pandemia i comportamenti degli italiani sono cambiati su più fronti, da quello lavorativo a quello domestico, proprio a partire dalla tavola – sostiene la Coldiretti – con la gente che ha recuperato di riti come il cucinare che diventa oltre che necessità quotidiana anche un momento di aggregazione familiare. Il risultato è che quasi due italiani su 3 (64%) si sono improvvisati chef tra le mura domestiche per sperimentare vecchie e nuove ricette, mentre nel 31% delle case – spiega l’indagine Coldiretti/Ixè – si fanno passate di pomodoro, conserve e marmellate.
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Insomma, in parte si è riscoperto il valore dei vecchi riti di un tempo, che spesso erano pensati appositamente per sprecare meglio e conservare di più. Il risultato è che oggi, secondo le stime di Coldiretti, più di 1 italiano su 2 (55%) adotta a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola. A contribuire al tagli degli sprechi alimentati è anche il ritorno con l’emergenza pandemia della gavetta portata al lavoro per più di 1 italiano su 2 (57%), magari recuperando gli avanzi della sera prima. Un abitudine che però sta facendo soffrire i ristoranti all’ora di pranzo.