Golfo Aranci: c’è una raccolta firme (anche VIP) contro allevamento di ostriche

Cittadini e VIP contro l'apertura di un allevamento di ostriche e mitili nelle acque di mare tra l'isola di Figarolo e il Porto di Golfo Aranci, nella parte di costa denominata Baracconi.

Golfo Aranci: c’è una raccolta firme (anche VIP) contro allevamento di ostriche

Cittadini e VIP contro l’apertura di un allevamento di ostriche e mitili nelle acque di mare tra l’isola di Figarolo e il Porto di Golfo Aranci, nella parte di costa denominata Baracconi.

Nella petizione, che su change.org (a questo link) ha già raccolto oltre 40 mila firme, si legge: “Considerato che la zona è ritenuta di notevole interesse paesaggistico e ambientale in quanto attigua alla ZPS e all’area SIC di Capo Figari e Figarolo – e individuata tra l’altro dal Comune di Golfo Aranci come zona di pregio per uno sviluppo turistico sostenibile – crediamo sia opportuno adoperarsi scrupolosamente onde evitare un permanente e irreparabile danno alla bellezza e all’ambiente del nostro territorio. Saremo pronti ad attivarci con ogni mezzo possibile per salvare la nostra costa”.

E non solo: il comitato spontaneo “Salviamo la costa di Golfo Aranci” ha inviato anche una lettera al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, per chiedere la revoca delle concessione demaniale che autorizza la nascita dell’allevamento e chiedere di individuare un’alternativa, meno impattante su ambiente e turismo.

Tra i VIP che hanno abbracciato la causa la regista Lina Wertmuller , la conduttrice tv Licia Colò e il campione di basket Gigi Datome.

“Abbiamo chiesto al presidente Solinas di prendere posizione e attivare la Giunta e il Consiglio affinché venga garantita la conservazione dell’habitat e della prateria di Posidonia presente, nonché delle principali specie marine individuate nel sito, attraverso la revoca della concessione per l’impianto di molluschicoltura o l’individuazione di un’area fuori dal territorio golfarancino, più idonea e meno fragile dal punto di vista ambientale”, spiega la portavoce del comitato, Paola Masala.