Gordon Ramsay accusato di aver violato la quarantena anti-Covid al ritorno dagli Usa

I media britannici accusano Gordon Ramsay di non aver rispettato la quarantena anti Covid dopo essere tornato dagli USA per la cerimonia militare di suo figlio.

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Gordon Ramsay è stato accusato dalla stampa britannica di aver infranto le regole anti Coronavirus, che in UK impongono la quarantena per chi rientra dagli Stati Uniti.

I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando lo chef televisivo più celebre del mondo è volato con tutta la sua numerosa famiglia in America per partecipare alla cerimonia con cui il figlio ventenne Jack si è unito al corpo miliare dei Royal Marines, tra le forze armate più rispettate del mondo.

A testimoniare questo importante momento una serie di foto pubblicate su Instagram, che ritraggono il figlio sorridente in divisa circondato da tutta la famiglia: mamma Tana, 46 anni e gli altri fratelli e sorelle: Megan, 22 anni, la gemella di Jack Holly, 20, Matilda, 18 e il piccolo Oscar. Al rientro, spiegano i giornali, Gordon Ramsay sarebbe atterrato all’aeroporto di Heathrow, e da lì sarebbe poi volato in elicottero fino alla sua casa in Cornovaglia.

Ma poi, sostengono alcune fonti riportate dai giornali, è ripartito dopo soli quattro giorni, senza rispettare l’imposizione di autoisolamento per 14 giorni prevista per chi rientra nel Regno Unito dagli Stati Uniti. In effetti, in quei giorni lo chef è comparso in una foto condivisa su Facebook dal Suomi Home Bakery del Michigan.
[Fonte: The Sun]