Corpi di vitelli morti, gravi carenze sul piano igienico e sanitario e diversi abusi sugli animali: è quanto emerge nell’ultima investigazione condotta dall’organizzazione Essere Animali in un allevamento di mucche da latte produttore di Grana Padano. L’allevamento in questione, in cui il caseificio per la produzione del formaggio è posizionato a fianco alle stalle, si trova in provincia di Brescia e ospita circa un migliaio di animali tra mucche e vitelli.
Si tratta della seconda indagine condotta da Essere Animali negli allevamenti di Grana Padano, e si propone come risposta alle obiezioni del Consorzio che aveva liquidato le problematiche documentate in precedenza come singoli casi isolati. “Con la prima investigazione in un allevamento in provincia di Bergamo abbiamo documentato violenze e insulti verso gli animali” spiega Simone Montuschi, Presidente dell’organizzazione, “mentre questo nuovo video di un allevamento in provincia di Brescia mostra condizioni di incuria inverosimili, con gli animali costretti a vivere in recinti allagati o ricoperti di escrementi, al punto che faticano a muoversi”.
Nel video in questione è possibile notare la presenza di molti vitelli morti, sia all’interno dei recinti che nelle stalle a fianco alle loro madri. Probabilmente l’alto tasso di mortalità degli animali è legato alle gravi carenze igienico-sanitarie, evidenti in particolar modo nelle condizioni di pulizia delle stalle, che si presentano ricolme di uno spesso strato di feci. Il vello degli animali risulta completamente sporco, così come i capezzoli delle mucche che vengono comunque avviate alla mungitura. Nelle immagini registrate è anche possibile notare il parto di un vitello avvenuto all’interno di una stalla il cui pavimento è completamente coperto da escrementi, pozze di urina e acqua piovana. Una volta deceduto, il suo corpo è rimasto a contatto con la madre per un giorno intero.
Viene documentata anche la separazione del vitello dalla madre, che avviene immediatamente dopo la nascita, e il successivo imprigionamento in box dalle dimensioni esigue. Si tratta, in questo caso, di pratiche effettivamente consentite dalla legge, ma che secondo diversi studi sottopongono gli animali a deprivazione sociale, stress e sofferenza.
Alla luce di quanto è stato evidenziato, Essere Animali si impegna con Eurogroup for Animals al fine di sollecitare una revisione delle leggi europee sul benessere degli animali. Più in particolare, le organizzazioni richiedono che i vitelli neonati possano restare in contatto con le madri per mezza giornate durante le prime otto settimane di vita, e che le aziende forniscano condizioni abitative che soddisfino le esigenze comportamentali dei vitelli, consentendo loro l’accesso ad aree all’aperto.