Granarolo lancia il latte Beta-caseina A2, le proteine come una volta

Il produttore di latte ha appena immesso sul mercato una bottiglia caratterizzata dalla presenza di sola Beta-caseina A2, una proteina che producevano le "mucche di un tempo".

Granarolo lancia il latte Beta-caseina A2, le proteine come una volta

Granarolo mette in commercio il latte Beta-caseina A2, caratterizzato dalla presenza esclusiva di questa proteina, proveniente da mucche “come quelle di un tempo”. Un latte 100% italiano e pastorizzato a una temperatura elevata che ne garantisce la conservazione più lunga. L’azienda inoltre ha progettato una confezione da fonti vegetali e rinnovabili, prodotta quindi con zero emissioni di CO2.

Ma di cosa stiamo parlando? Le mucche italiane, così come la maggior parte delle mucche nel mondo, produce un latte dove sono presenti due proteine, la Beta-caseina A1 e la Beta-caseina A2, che differiscono tra loro per un solo amminoacido nella lunga catena che le compone. Ma secondo alcuni studi effettuati a partire dagli anni 90, la proteina A1 sarebbe meno digeribile. Qual è il termine di paragone? In Australia e alcune zone dell’Africa le mucche in maggior parte producono latte che ha solo la A2; questo una volta succedeva anche alle mucche nostrane, poi è intervenuta una variazione genetica che ha introdotto anche l’altra proteina. Questa variazione genetica si è prodotta circa 8mila anni fa, quindi quando parliamo di  “mucche di un tempo”, parliamo di un tempo veramente antico.

Possibile che l’intestino umano non si sia adattato a questa variazione, e abbia ancora difficoltà a digerire il latte con la beta-caseina A1? Le fonti sono contrastanti. Uno studio condotto da Adacta S.r.l. afferma che più dell’80% dei consumatori “riferiscono di aver avuto una sensazione di leggerezza e di piacevolezza”. Da parte sua, l’Efsa (European Food Safety Authority) ha rilasciato un parere, sulla base degli studi condotti, in cui alcune affermazioni non sono confermate.