Grano: niente forniture da Russia e Ucraina, ma quello italiano cala di prezzo

Non arriva il grano da Russia e Ucraina, ma invece di crescere il prezzo del grano italiano diminuisce. E Coldiretti non ci sta.

Grano: niente forniture da Russia e Ucraina, ma quello italiano cala di prezzo

Mentre il porto di Bari si mostra orfano delle navi mercantili da Russia e Ucraina che trasportano grano e mais, in Italia il grano – che quindi ora diventa ancora più prezioso – cala di prezzo. Un andamento anomalo, che secondo Coldiretti è legato ad un fattore di speculazione.

Floriana Fanizza di Coldiretti ai microfoni di Mattino Cinque News – proprio di fronte al deserto porto di Bari – dichiara: “Abbiamo avuto un aumento dei fertilizzanti, dei concimi e dell’energia pari a un 500%. Il prezzo del nostro grano è invece diminuito di due euro. È probabile che dietro ci sia una speculazione perché la legge di mercato ci dice sempre che quando il prodotto non c’è il prezzo lievita, ma nel nostro caso il grano italiano c’è”.

grano

“Dobbiamo dare ai consumatori la possibilità di poter scegliere, in base al proprio reddito, se comprare pasta di grano italiano o estero. Devono essere consapevoli di quello che stanno mangiando – continua Floriana Fanizza di Coldiretti – Il prezzo deve poi essere calmierato e non deve ricadere sul produttore, come invece sta succedendo”.

Nel frattempo, all’interno dello scacchiere commerciale internazionale l’unico paese a non temere per il grano alla luce della guerra in Ucraina sembra essere la Cina. questo perché, secondo gli analisti,  le controversie commerciali fra Stati Uniti e Cina, epidemia di peste suina africana e aumento dei prezzi alimentari causati dalla pandemia da Covid-19 hanno spinto la Cina a correre ai ripari, migliorando le tecniche di autosufficienza per quanto riguarda l’approvvigionamento alimentare.