Grano: prezzo in calo grazie all’accordo fra Ucraina e Russia

Finalmente Ucraina e Russia hanno raggiunto un accordo sui corridoi del grano del Mar Nero, il che vuol dire che caleranno i prezzi.

Grano: prezzo in calo grazie all’accordo fra Ucraina e Russia

Buone notizie per quanto riguarda il prezzo del grano: dovrebbe cominciare a calare in quanto Ucraina e Russia hanno finalmente raggiunto un accordo. Salvo imprevisti, oggi dovrebbe essere firmata un’intesa a Istanbul.

Grazie a questo accordo le quotazioni del grano duro dovrebbero scendere dell’1,39% a 849,25 dollari, con un contratto da 5mila staia. Il grano tenero, invece, scende dell’1,61% a 793,25 dollari.

Questo di Istanbul potrebbe classificarsi come il primo accordo sui corridoi del grano nel Mar Nero per esportare i cereali e farli uscire dai porti dell’Ucraina. Inoltre è la prima, vera intesa fra Kiev e Mosca da quando è scoppiata la guerra lo scorso 24 febbraio.

Grano; Ucraina

All’accordo sarà presente anche Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu. A dare l’annuncio ufficiale dell’accordo è stato l’ufficio di Erdogan, il presidente turco e mediatore di questa intesa. L’accordo verrà siglato dalla delegazione russa e da quella ucraina nel Palazzo Domabahce, sullo Stretto del Bosforo.

Da qualche giorno, ormai, si vociferava di una possibile intesa, sin da quando Putin aveva parlato di “progressi sull’esportazione di grano ucraino”. Tuttavia il presidente russo era stato inamovibile: qualsiasi accordo raggiunto doveva comprendere pure le esportazioni bloccate di grano russo. Dello stesso avviso era stato anche Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco: da tempo aveva spiegato che quando questo problema sarebbe stato risolto, ecco che sarebbero stati aperti i canali non solo per le esportazioni del grano e dell’olio di girasole ucraino, ma anche di quelle russe.

Secondo Rustem Umerov della delegazione di Kiev, le spedizioni potrebbero ripartire a breve da tre porti sotto il controllo ucraino: si parla di Odessa, Pivdennyi e Chornomosk. In teoria nei porti ucraini attualmente sono bloccati 25 milioni di tonnellate di grano e cereali, cosa che ha contribuito a peggiorare la crisi alimentare mondiale.