Il Vicolo, un famoso ristorante italiano nella città irlandese di Galway, ha raccolto quasi 80.000 euro in meno di una settimana per fare causa contro il Green pass obbligatorio. Come tutti i luoghi di ospitalità in tutto il paese, il locale è obbligato a controllare i pass Covid dei clienti se vogliono cenare o bere al chiuso. Anche in Irlanda, dalla scorsa settimana, i locali sono tenuti a verificare lo stato di vaccinazione e l’ID delle persone in seguito alle linee guida sulla salute pubblica.
Il Vicolo è la prima azienda nel Paese a contestare la legalità dei passaporti vaccinali contro il coronavirus “per motivi di discriminazione e violazione della legge sulla privacy“. Il ristorante ha lanciato una campagna di crowdfunding per sfidare quella che definisce una “legge divisiva” che è “legalmente, moralmente ed eticamente sbagliata”. In soli sei giorni sono stati raccolti più di 79.000 euro a favore della causa, con l’obiettivo complessivo di raggiungere i 120.000 euro.

Secondo la pagina GoFundMe organizzata da Il Vicolo, il Green pass “discrimina nei confronti delle persone che potrebbero non essere in grado di vaccinarsi o scegliere di non vaccinarsi. Solleva serie preoccupazioni per la legge sulla privacy (GDPR) sul trattamento dei dati sanitari sensibili privati. Questa legge sta dividendo amici e famiglie e rischia di distruggere l’intero tessuto sociale della società irlandese”.
Il ristorante afferma di aver avuto uno straordinario sostegno da parte di clienti e altre persone, ma d’altra parte di essere finito nel mirino delle autorità, che hanno intensificato i controlli sanitari. Ricordiamo a proposito di Green pass e discriminazione che la Corte di Giustizia europea ha appena respinto un ricorso contro lo strumento, ricorso che si fondava proprio sulle presunte discriminazioni.
Fonte: Irish Mirror