Guerra in Ucraina: il livello dei prezzi del cibo è il più alto degli ultimi 60 anni

L'imperversare della guerra in Ucraina sta continuando a far alzare il livello dei prezzi dei prodotti alimentari.

Guerra in Ucraina: il livello dei prezzi del cibo è il più alto degli ultimi 60 anni

Nuovo giro, nuova corsa; o se preferite, nuova settimana e nuovo record. Il continuo imperversare della guerra in Ucraina ha fatto nuovamente schizzare verso l’alto i prezzi dei generi alimentari; tanto che secondo l’indice delle Nazioni Unite, che tiene traccia dei prodotti più scambiati al mondo misurando i prezzi medi di cereali, latticini, carne e zucchero, segna il massimo livello da quando sono iniziate le registrazioni, 60 anni fa.

Scontrino spesag

Poiché infatti il conflitto ha interrotto le forniture dal più grande esportatore mondiale di olio di girasole, il costo medio delle sue alternative è aumentato notevolmente; e lo stesso concetto è applicabile anche a mais, grano e altri cereali. Stando alle rilevazioni più recenti, il prezzo degli oli vegetali è salito del 23%, mentre dei cereali del 17%, lo zucchero cresce del 7%, la carne del 5% e i prodotti lattiero-caseari, al momento tra i meno colpiti dalle conseguenze della guerra, sono aumentati del 3%. Chiaro, non che prima delle ostilità in Ucraina la situazione fosse delle migliori: a causa di problemi al raccolto indotti principalmente dai cambiamenti climatici i prezzi medi delle materie prime alimentari erano già ai massimi degli ultimi 10 anni.

Comprensibile dunque che, in un contesto del genere, i sintomi dei primi disordini sociali comincino a farsi sentire. Dati alla mano, l’Organizzazione delle Nazioni Unite stima che la produzione mondiale complessiva del 2022 potrebbe ridursi ad appena 784 milioni di tonnellate (mentre la previsione primaria era di 790), con il 20% del raccolto invernale ucraino che rischia di andare del tutto distrutto. D’altro canto, si stima che invece le scorte globali di cereali dovrebbero aumentare del 2,4%: il blocco delle esportazioni di Russia e Ucraina, infatti, poterebbe a un accumulo dei cereali. Quando si dice vedere il bicchiere mezzo pieno, eh?