Guida Michelin 2024: la Thailandia è più avanti di noi sul tema “donne chef”

La Guida Michelin 2024 Thailandia presenta due nuovi ristoranti con due stelle, e tante altre novità: diamoci un'occhiata.

Guida Michelin 2024: la Thailandia è più avanti di noi sul tema “donne chef”

In una gastronomia colorata come quella thailandese non potrebbe certo mancare il rosa. Sono due, a essere precisi, i ristoranti che brillano particolarmente nel firmamento di Bangkok, ma a onore del vero la Guida Michelin 2024 dedicata alla Thailandia è ricca di sorprese e conferme – una piena conferma della tipica vivacità della tradizione culinaria locale.

Numeri alla mano, la Guida Michelin 2024 Thailandia ha promosso due ristoranti – entrambi, come vedremo con più precisione più avanti, a guida femminile – alla seconda stella e mostra sei nuovi locali che hanno ricevuto l’onore di cucire sulla propria casacca il primo, storico macaron. Gli ispettori della Rossa si sono detti particolarmente entusiasti di avere notato la continua crescita di una nuova generazione di chef, giovani e appassionati, che “stanno spingendo i confini di quella che viene percepita come moderna cucina thailandese”; e sottolineano il “numero crescente di chef e imprenditrici donne, che svolgono un ruolo significativo nello sviluppo e nella formazione della scena culinaria in tutto il Paese”. Ma bando alle ciance, e diamo un’occhiata a tutte le stelle della Guida Michelin 2024 Thailandia.

Guida Michelin 2024 Thailandia: tutte le nuove stelle

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I nostri lettori più attenti l’avranno certamente intuito – è difficile, se non impossibile, trattare di questa ultime edizione della Guida Michelin dedicata alla Thailandia senza considerare il peso specifico del tema “donne chef”, di solito dolorosamente carente quando si parla di alta ristorazione.

Antonio Romano, chef una stella Michelin a Torino, lascia Spazio7? Antonio Romano, chef una stella Michelin a Torino, lascia Spazio7?

Sono donne, come già accennato, le due protagoniste assolute di questa ultima puntata della Rossa: si tratta di chef Chudaree ‘Tam’ Debhakam, che tiene le redini del Baan Tepa; e di chef Garima Arora del Gaa, vale a dire i due ristoranti che hanno ottenuto il bis di stelle.

Il primo è fondamentalmente una declinazione più contemporanea della già popolare filosofia “dalla fattoria alla tavola”, che propone un menu degustazione realizzato con ingredienti stagionali provenienti da produttori attenti alla sostenibilità e dal suo stesso orto; mentre il secondo è un ristorante di matrice indiana (ed è, è bene notarlo, solo il secondo locale indiano al mondo a detenere attualmente le due stelle Michelin) che combina la cucina più tradizionale con tecniche e presentazioni di stampo più moderno, dove naturalmente non mancano le spezie.

Sono sei, invece, i ristoranti che in questa edizione della Guida Michelin Thailandia festeggiano la prima stella – tre forti del loro debutto assoluto tra le pagine della Rossa e tre che invece hanno ottenuto la promozione da Michelin Selected. Divisi rispettivamente in queste due categorie, ecco di seguito la selezione completa:

  • INDDEE, moderno ristorante indiano che accompagna i commensali in un viaggio attraverso le diverse regioni dell’India con il suo menu fisso;
  • NAWA, ristorante thailandese contemporaneo che abbraccia il concetto di innovazione e propone un menu degustazione stagionale di finger food, piccoli bocconcini e versioni modificate delle portate principali;
  • Samrub Samrub Thai, che offre un menu degustazione che cambia su base bimestrale con antiche ricette locali;
  • Mia, locale che spicca per un’offerta più tipicamente europea ma comunque arricchita da influenze asiatiche;
  • Resonance, che raccoglie l’esperienza raccolta dallo chef in tutto il mondo offrendo, tra le altre cose, anche un’opzione di abbinamento con il tè;
  • Wana Yook, forte di un innovativo menu degustazione stagionale ispirato al “Khao Gaeng” o “riso condito con curry”, in cui ogni portata presenta gustosi piatti thailandesi contemporanei con riso proveniente da diverse regioni della Thailandia.