I Cotarella furono scorretti come dice Report? Arriva il verdetto dell’AGCM

L'Autorità mette fine alla vicenda delle "operazioni opache" segnalate da Report nell'inchiesta "Il Re del Vino".

I Cotarella furono scorretti come dice Report? Arriva il verdetto dell’AGCM

L‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha archiviato l’esposto del Codacons nei confronti della famiglia Cotarella, mettendo fine a una vicenda iniziata con la messa in onda dell’inchiesta “Il Re del Vino”, durante la puntata di Report del 2 marzo di quest’anno.

Con la delibera del 15 settembre 2025, l’Autorità ha stabilito che “non sussistono al riguardo elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio”, chiudendo di fatto il procedimento senza ulteriori sviluppi.

Le accuse di “Il Re del Vino”

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Nella sua indagine, Emanuele Bellano aveva puntato i riflettori su quelle che definiva “operazioni opache” ipotizzando una gestione poco trasparente delle attività sociali della Fondazione Cotarella, in particolare riguardo al progetto Dimora Verdeluce, un casale destinato a ragazzi con disturbi alimentari, e alla raccolta fondi legata alla vendita del vino Tellus Syrah.

Sulla base di queste accuse, l’associazione di consumatori Codacons aveva presentato un’istanza all’AGCM lo scorso febbraio, chiedendo chiarezza “sulla destinazione dei fondi raccolti per la dimora Verdeluce” e per verificare che le donazioni non fossero state usate per scopi commerciali: a convincere l’Autorità sono state le comunicazioni che Famiglia Cotarella s.r.l. e Fondazione Cotarella ETS hanno trasmesso nel mese di giugno, fornendo i necessari e “puntuali chiarimenti”.

Report, “Il Re del vino” punta i riflettori sulle operazioni poco chiare dei Cotarella Report, “Il Re del vino” punta i riflettori sulle operazioni poco chiare dei Cotarella

Già in precedenza, la famiglia aveva replicato punto per punto alle accuse di Report. Riguardo a Dimora Verdeluce, avevano precisato che l’avvio delle attività era stato ritardato solo dall’attesa delle autorizzazioni di agibilità, ottenute tra ottobre e dicembre 2024, e che la ristrutturazione del casale principale era stata finanziata dall’azienda e non dalla fondazione.

In merito ai fondi legati al vino Tellus e all’associazione Iris, avevano chiarito che le donazioni erano state regolarmente devolute, su indicazione della stessa associazione, a un altro ente benefico. I Cotarella avevano anche respinto le “velate insinuazioni” -così le hanno definite- sull’investimento in Argentina, definendo “fuorviante ed errato” l’uso del termine “offshore” per una società regolarmente registrata in Lussemburgo.

La famiglia Cotarella replica a Report (e a chi lo ha riportato): le specifiche La famiglia Cotarella replica a Report (e a chi lo ha riportato): le specifiche

La decisione dell’AGCM mette quindi l’ultima parola su una vicenda che ha coinvolto una delle famiglie più note del vino italiano, stabilendo che la Famiglia e la Fondazione Cotarella “hanno agito correttamente nella gestione delle attività di charity”, e chiudendo anche le discussioni sulle incursioni enologiche di Report: tre puntate che si sono distinte più per le polemiche e le inesattezze, che per i ficcanti approfondimenti per cui il programma di Sigfrido Ranucci è noto.