Ritter Sport Italia ha annunciato il lancio della sua nuova linea, Delicious Protein Power, in ovvia risposta a una tendenza di mercato in forte crescita, quello di prodotti funzionali che offrano anche gratificazione sensoriale.
Nella gamma dei celebri quadrati di cioccolato quindi entreranno due nuovi prodotti pensati per venire incontro alla spasmodica ricerca proteica tanto in voga al momento: si tratta di Crunchy Hazelnut e Crunchy Peanut. Una strategia legittima, ma che porta a chiederci, una volta di più, se tutte queste proteine siano davvero necessarie.
Come sono i nuovi prodotti Ritter
Entrambe le varianti sono caratterizzate da un cioccolato con il 40% di cacao, e la novità sta nella combinazione di questo cioccolato con abbondante frutta secca e “crisp proteici” ottenuti da proteine di mandorle e proteine del latte, aggiungendo anche croccantezza al morso.
Come indicato dal nome, Crunchy Hazelnut vede un classico abbinamento tra cioccolato e nocciole tostate a pezzetti, mentre Crunchy Peanut gioca sulle note leggermente salate delle arachidi. Entrambi le tavolette, escono nel classico formato quadrato da 75g e, come indicato nella nota stampa, apportano 13,5g di proteine, nascono da cacao 100% certificato secondo gli standard Rainforest Alliance e Fairtrade Cocoa e sono già disponibili nei punti vendita al prezzo consigliato di 2,69 euro.
Proteine ovunque
Il tema è attualissimo, e la novità in casa Ritter è solo l’ultimo pretesto per affrontarlo: la quantità di prodotti alimentari promossi per il loro contenuto proteico sta aumentando esponenzialmente, e nessuna categoria merceologica sembra al sicuro.
Viene trasmesso il messaggio che maggiori quantità di proteine siano benefiche per la salute, contrapponendole talvolta a nutrienti meno apprezzati o “di moda” come carboidrati e grassi, percepiti come responsabili di sovrappeso: le proteine sono diventate quindi il macronutriente ideale da promuovere come sano e desiderabile, anche se una persona in salute che segua una normale dieta equilibrata assume già le giuste dosi di proteine tramite l’alimentazione.
Molte aziende, inoltre, hanno semplicemente dato maggiore evidenza alla presenza di proteine già esistenti, senza modificare gli ingredienti, un fatto spesso rivelato confrontando le schede nutrizionali con quelle di prodotti analoghi non promozionali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia un consumo quotidiano di 0,8 grammi di proteine per ogni chilogrammo di peso corporeo, e un’assunzione che eccede tale fabbisogno è considerata uno spreco, sia dal punto di vista metabolico che economico, poiché le proteine in eccesso e non utilizzate vengono smaltite dall’organismo attraverso l’attività intensa di fegato e reni. Un messaggio che il mercato sembra ancora ben lontano dal recepire.