Iginio Massari a capo della scissione dei pasticcieri fonda una nuova associazione

La nuova associazione guidata da Iginio Massari è stata presentata in occasione del SIGEP, il salone internazionale di Rimini dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione. 

Iginio Massari a capo della scissione dei pasticcieri fonda una nuova associazione

Dopo aver abbandonato l’Ampi (Associazione Maestri Pasticcieri Italiani) circa un anno fa, Iginio Massari lancia la sua associazione: APEI, l’Associazione Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana, di cui sarà presidente.

La nuova associazione è stata presentata in occasione del SIGEP, il salone internazionale di Rimini dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione.

Insieme a Massari altri 48 grandi nomi della pasticceria italiana (ma anche della cioccolateria, della gelateria, delle lievitazione dolce e dell’imprenditoria), tra questi: Chicco Cerea, Domenicao Di Clemente, Gino Fabbri, Fabrizio Galla, Loretta Fanella, Davide Malizia, Marco Pedron, Guido Castagna, Marta Boccanera, Felice Venanzi e Achille Zoia.

MasterChef Italia 11, Iginio Massari

“Crediamo molto in questo progetto – fa sapere Massari- perché sentivamo da tempo la necessità di poter tutelare e istituzionalizzare il nostro settore che negli ultimi anni ha vissuto momenti non facili. Oggi crediamo ancor di più nella necessità di scommettere sul tema della formazione che per noi, e non soltanto, è diventata fondamentale. Le sfide sono molteplici, ma da ora siamo certi che con questa realtà potremo vincerle tutte”.

“È un piacere essere presenti oggi a fianco del meglio della pasticceria italiana perché il nostro Paese ha bisogno di autorevoli artigiani in grado di rappresentare le eccellenze dentro e fuori i nostri confini – aggiunge il viceministro dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde -. La mia presenza in qualità di istituzione e di appassionata di questo stupendo settore vuole sottolineare come sia necessario fare sempre più sinergia tra il pubblico e il privato per promuovere e tutelare la filiera agroalimentare italiana che è un patrimonio che tutto il mondo ci invidia”.