Il Bar Leone, miglior bar al mondo, sta per aprire un nuovo locale

Il Bar Leone è il miglior bar al mondo, dice la 50 Best: italianissimo, ma con domicilio a Hong Kong. E nel futuro prossimo c'è una nuova apertura.

Il Bar Leone, miglior bar al mondo, sta per aprire un nuovo locale

Il miglior bar al mondo è italiano, forse persino italianissimo, ma non si trova in Italia. Sulla carta d’identità si legge Bar Leone, all’indirizzo figura Hong Kong. Il curriculum vitae, invece, è lungo qualche manciata di pagine.

Taglio del nastro nel 2023, premiato da debuttante come migliore bar di tutta l’Asia nell’anno successivo, medaglia d’oro internazionale nel 2025 secondo la più recente graduatoria di The World’s Best Bars 2025. Al timone del laboratorio c’è Lorenzo Antinori, romano di nascita che ha dato forma al suo brainchild seguendo l’ispirazione del cameratismo conviviale dei quartieri della Capitale, con il bar come epicentro della comunità. A breve il prossimo capitolo, svela lo stesso Antinori.

Dove aprirà il prossimo Bar Leone?

bar leone

“È stato tutto un po’ travolgente, a dire il vero” ha raccontato il nostro ai colleghi di The Drinks Business. L’argomento è l’alloro mondiale appena conquistato, ad appena un paio di anni dall’inaugurazione. Ma Antinori e Justin Shun Wah, co-fondatore del locale, guardano già al prossimo progetto – il Bar Leone Shanghai. Nome più che eloquente: a quando l’apertura?

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Tra meno di un mese, stando a quanto lasciato trapelare fino a ora. “Abbiamo trovato uno spazio su due piani nell’ex Concessione Francese a Huangpu” ha dichiarato Shun Wah a tdb. Siamo a un paio di ore di volo dalla bandierina piantata a Hong Kong: una prossimità logistica che facilita il trasferimento di membri chiave dello staff, che condivide numerosi legami culturali e linguistici.

L’idea è quella di partire con la proverbiale quarta e saltare a piè pari la fase di rodaggio, anche se – Antinori & Shun Wah ne sono ovviamente consapevoli – sarà comunqe necessario assumere altre persone. Le stime dei due indicano che saranno necessarie trenta persone circa per operare la nuova creatura: “Ce ne bastavano 15 o 20 a Hong Kong” spiegano, “ma a Shanghai sarà un locale molto più grande”.

L’asso nella manica, dicevamo, sarà fare affidamento sullo staff già formato di Hong Kong per superare i dolori da trasloco. E il menu? Antinori ha spiegato che molti dei cocktail più gettonati a HK torenranno anche nel Paese del Dragone, ma saranno accompagnati da nuove proposte appositamente per le aspettative e i gusti di Shanghai.