Il futuro della carne sono i maiali geneticamente programmati per non ammalarsi?

I maiali sottoposti a "editing genetico" non necessiteranno di antibiotici.

Il futuro della carne sono i maiali geneticamente programmati per non ammalarsi?

L’industria suinicola è sta vivendo una fase potenzialmente rivoluzionaria: la Food and Drug Administration statunitense ha infatti approvato l’immissione sul mercato di capi il cui DNA è stato editato per essere resistenti alla Sindrome Riproduttiva e Respiratoria Suina o Prrs.

Si tratta di una delle malattie che causano più danni al settore, stimati attorno ai 2,5 miliardi dollari l’anno, e che porta gli animali a soffrire di febbre, crisi respiratorie e parti spontanei.

L’editing genetico

maiale ogmSusan Bodie, responsabile dello sviluppo industriale all’Università di Edimburgo, spiega: “il gene-editing consente di ottenere in pochi anni ciò che richiederebbe decenni con la selezione tradizionale”.

La procedura è basata sulla tecnologia CRISPR-Cas9, che ha fatto meritare alle sue scopritrici Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier il premio Nobel per la chimica nel 2020.

Definita come le “forbici genetiche in grado di riscrivere il codice della vita”, semplificando brutalmente si tratta di un processo che permette di individuare un punto specifico del genoma per modificarlo o eliminarlo del tutto, attraverso delle proteine specifiche.

L’UE apre alle Nuove Tecniche Genomiche (che non sono OGM) L’UE apre alle Nuove Tecniche Genomiche (che non sono OGM)

In questo caso, eliminando un piccolo segmento di un gene si è riusciti ad impedire l’attacco del virus, senza provocare alcun effetto collaterale. Per il direttore del Roslin Institute Bruce Whitelaw “questo è un traguardo epocale per la zootecnia e un passo avanti verso un allevamento più sano e sostenibile”.

Uno dei benefici principali dell’introduzione di maiali immuni alla Prrs è la possibilità di ridurre drasticamente l’impiego di antibiotici negli allevamenti, che durante gli episodi epidemici aumenta fino al 380%. Alison Van Eenennaam, genetista animale della UC Davis, commenta: “non ha senso lasciare che un maiale si ammali e muoia se possiamo prevenirlo geneticamente, questa innovazione migliora il lavoro degli allevatori, la vita degli animali e la sicurezza della carne che arriva sulle nostre tavole”.

Manca una regolamentazione

analisi laboratorio

Se la FDA ha dato la sua approvazione, il dibattito sull’argomento nel resto del mondo è lungi dall’essere avviato. La Cina ha espresso un comprensibile interesse per la tecnologia, il Canada ha avviato le pratiche per la valutazione, Colombia e Brasile hanno espresso pareri positivi ma senza aver ancora autorizzato la commercializzazione.

In Europa è ancora tutto fermo, si può solo auspicare che l’iniziativa della Food and Drug Administration possa spronare le autorità del vecchio continente ad avviare la discussione sull’impiego dell’editing genetico, visti i molti vantaggi per gli animali e i consumatori.