Il logo della “cucina italiana” candidata all’Unesco è una mano che spadella

A Pompei è stato finalmente svelato il logo della "cucina italiana" candidata all'Unesco: è una mano che spadella cose

Il logo della “cucina italiana” candidata all’Unesco è una mano che spadella

Finalmente è stato svelato il logo della candidatura della “cucina italiana” a patrimonio dell’Unesco. Durante una cerimonia tenutasi a Pompei, ecco che un orgoglioso Francesco Lollobrigida, con sguardo amorevole di piena approvazione, ha mostrato al mondo il suddetto logo: una mano che spadella cose, fra cui classici ingredienti della cucina italiana e alcuni monumenti celebri nostrani.

Il logo della “cucina italiana” candidata Unesco convince?

francesco lollobrigida

Un logo dal design semplice, con la mano di uno chef che spadella sul fuoco un mix di ingredienti della cucina italiana (fra cui figurano il vino, l’olio di oliva, la pizza, il pesce e la past) e diversi monumenti italiani (fra cui notiamo la Mole Antonelliana, i Templi di Agrigento, la Torre di Pisa, il Colosseo e diversi altri), il tutto su sfondo azzurro e corredato di scritta “Io amo la cucina italiana candidata a patrimonio Unesco”.

A proposito della scritta, le due “O” di “Io amo” sono sostituite da cuori tricolori. Facendo qualche esercizio di stile, leggendo la scritta eliminando quei cuori, la scritta diventa “I am la cucina italiana candidata a patrimonio Unesco”, cioè “Io sono la cucina italiana candidata a patrimonio Unesco”. E ancora, se quei cuori li traduciamo non come lettera, ma come simbolo dell’Italia, ecco che la scritta potrebbe anche diventare “Io italiano sono italiano, la cucina italiana candidata a patrimonio Unesco”. Sarà un effetto voluto?

Cucina italiana: il governo la candida a patrimonio dell’umanità Unesco Cucina italiana: il governo la candida a patrimonio dell’umanità Unesco

Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che il logo vuole riportare alla mente l’atto di cucinare come se fosse un rito e un patrimonio alimentare/culturale. Il logo è stato realizzato dagli allievi della Scuola della medaglia dell’Istituto poligrafico e zecca dello Stato.

Al di sotto della scritta, poi, compaiono anche i loghi dei ministeri della Cultura e dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, cioè i due ministeri che stanno sostenendo la candidatura.

La cerimonia di presentazione si è tenuta all’interno dell’anfiteatro del Parco archeologico di Pompei, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida (che non ha alcun dubbio: per il ministro della Sovranità alimentare la cucina italiana diventerà di sicuro patrimonio immateriale dell’Unesco nel 2025), Gennaro Sangiuliano e Matteo Piantedosi, del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, del direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegerl e dell’ad dell’Istituto Poligrafico Francesco Soro.

Ricordiamo che la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’Unesco è stata lanciata lo scorso 23 marzo, dopo essere stata anche promossa dall’Accademia italiana della Cucina, dalla fondazione Casa Artusi e dalla rivista La cucina italiana.