Se in Italia il termine “mensa” è generalmente associato all’idea di un pasto di scarsa qualità, dovrà pur esserci una ragione. Eppure ci si aspetterebbe il meglio dal luogo in cui vengono nutriti bambini e bambine durante le giornate tra i banchi. I dati pubblicati dal 10° rating sulle mense scolastiche nello Stivale lasciano intravedere un barlume di speranza, ma c’è ancora molta strada da fare. Il report, realizzato annualmente dall’associazione Foodinsider, si concentra su alcuni aspetti fondamentali del servizio ristorativo negli istituti scolastici: menù, rispetto delle norme, sostenibilità, sprechi. E se da una parte si nota un trend positivo in termini di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM), dall’altra ancora troppe mense risultano irregolari.
Lo stato di salute delle mense scolastiche italiane

Tra queste pagine parliamo spesso di mense scolastiche, e non potrebbe essere altrimenti: il cibo che offriamo ai nostri figli dovrebbe essere di primaria importanza, ma più di un fattore ci spinge a dire che la strada è ancora lunga prima che venga ritenuto tale.
Il problema è di molteplice natura: dagli sprechi dilaganti (nelle mense scolastiche come in quelle aziendali) alle più che frequenti irregolarità. E partiamo proprio da queste ultime, che puntualmente vengono rilevate dai controlli dei NAS. Nel 2024, un quarto delle mense scolastiche non rispettava le norme; oggi, le percentuali non sono ancora delle migliori, con il 24% delle mense controllate (170 su oltre 700) che presenta delle criticità.
I dati sorridono poco anche in fatto di scarti alimentari, e non tanto perché il food waste raggiunga vette elevate; non è infatti possibile saperlo con esattezza, visto che solo una mensa scolastica su tre monitora la gestione degli scarti.
Ma un trend positivo c’è e riguarda l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi – per gli amici, CAM. Si tratta di indicazioni governative da rispettare non solo negli istituti scolastici, ma anche nelle università, negli uffici e negli ospedali, e si collegano al concetto di sostenibilità.
I CAM mirano a proteggere l’ambiente tramite l’adozione di modelli agricoli come il biologico e la salvaguardia della biodiversità. In questo le mense delle scuole italiane non stanno facendo un cattivo lavoro, specie in termini di biologico: se nel 2020 solo il 31% dei menu includeva più di 22 prodotti bio a settimana, nel 2025 questo dato sfiora il 50% del totale.
