Il pizzaiolo non dovrebbe essere formato negli istituti alberghieri?

Tra Pompei e Ferrara scorre un impegno congiunto: valorizzare la figura del pizzaiolo negli istituti alberghieri.

Il pizzaiolo non dovrebbe essere formato negli istituti alberghieri?
In collaborazione con: Molino Pivetti

La logica dovrebbe suggerire di sì: d’altronde potremmo facilmente intendere il pizzaiolo come una delle tante declinazioni di carriera per chi, di fatto, intende lavorare nell’ampia orbita del mondo della ristorazione. Farina, acqua e fuoco – ingredienti essenziali ma comuni anche al cuoco, per fare il più banale degli esempi: pare giusto, dunque, che entrambe le figure siano dovutamente valorizzate e riconosciute nei programmi didattici degli istituti alberghieri.

Di questo e di altro si è discusso negli ultimi giorni presso il prestigioso sito del Parco Archeologico di Pompei, dove si è svolto il convegno Formare per Crescere promosso da Molini Pivetti e da Iannucci AcademyPizzaioli in Luce; che si è posto come obiettivo la valorizzazione della figura del pizzaiolo nell’ambito della formazione scolastica alberghiera riconoscendola, infine, attraverso un percorso di specializzazione specifico nei programmi didattici.

Di pizzaioli e formazione: i punti salienti del convegno

Pizza, pizzaiolo

Sul piatto, come si suol dire, c’è molto di cui discutere; ma proprio dalla comunità di intenti che ha animato la discussione è sorta la volontà di prendere parte a un impegno congiunto con un obiettivo preciso – ribadire che la forza del pizzaiolo è la sua formazione.

Il protocollo di intesa firmato tra Ferrara, con i suoi campi fertili e la sua eccellenza nella produzione di farine, e Pompei, custode storico dell’arte culinaria partenopea, può essere inteso anche e soprattutto come un ponte tra le due città. A fare i cosiddetti onori di casa è stato lo stesso Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, orgoglioso ed emozionato dall’idea di parlare di pizza, di chi per mestiere la maneggia e del suo futuro nell’angolo di mondo dove, con ogni probabilità, il lievitato discoidale per eccellenza è nato.

La pizza è stata inventata a Pompei (NA), la verità è ristabilita La pizza è stata inventata a Pompei (NA), la verità è ristabilita

Protocollo di intesa che, come ha spiegato il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, è anche “un contratto”, un patto di amicizia che collega due territori e che coinvolge i giovani che lo abitano. Il suo entusiasmo è stato condiviso anche da Michele Zarrillo, segretario del Ministro dell’Istruzione – “Mi auguro davvero che il prossimo anno nelle future scuole alberghiere potrà esserci anche un corso riconosciuto dedicato alla figura del pizzaiolo”, ha spiegato – e da Gianluca Pivetti, amministratore delegato di Molini Pivetti.

“Oggi si è seminato il primo seme di quello che nascerà come germoglio e che mi auguro ci possa aiutare a centrare l’obiettivo: restituire al pizzaiolo il giusto valore” ha commentato Pivetti. “Il senso della giornata di oggi l’abbiamo compreso, si tratta di continuare su questa strada con determinazione perché l’ambizione finale è quella di portare finalmente quest’arte sui banchi di scuola”.