Il Prosecco Rosé si fa, parola di Consorzio Doc

Il Prosecco Rosé si fa, parola di Consorzio Doc. Previste 15 milioni di bottiglie, prima vendemmia nel 2019

Il Prosecco Rosé si fa, parola di Consorzio Doc

Il Prosecco Rosa si fa, è deciso. Circa 15milioni di bottiglie, prima vendemmia ufficiale nell’autunno 2019.

Insomma, il cosiddetto “mercato” chiama, come scrive Il Gazzettino (non online), e il Consorzio Doc avvia le sperimentazioni per trovare il punto di colore adatto. Sembra fantascienza, ma il tempo in cui era considerato stucchevole o pacchiano è finito, oggi con la complicità di Instagram rosa is the new black.

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Che siano pentole o caramelle, sale o cioccolato, e ovviamente i rosé, un tempo bollati dagli esperti come sottospecie del buon vino, il rosa è il colore dei Millenials e tutti si adeguano al loro potere d’acquisto.

Il nuovo vino avrà 85% di glera, il vitigno a bacca bianca componente base del Prosecco, e 15% di Pinot Nero.

Il consorzio Doc si difende dalle critiche di aver ceduto alla moda del momento, accettando perfino di modificare il disciplinare di produzione per far posto al Prosecco Rosé, spiegando che i codici della tipicità possono modificarsi nel tempo. Il vino, insomma, sarebbe progresso, e secondo Stefano Zanette, presidente della Doc, “intercetta i desideri del pubblico e evolve insieme al gusto”.

Il Consorzio ha vinto la battaglia contro Gancia che produceva uno spumante Prosecco-sounding chiamato “Prosé”, e che ora non potrà più utilizzare questo marchio. Nel frattempo ha ingaggiato un’altra azione di tutela contro il “Prosecco Rosé” presente sulla carta dei vini del ristorante italiano di Joe Bastianich.

[Il Gazzettino]